Tre associazioni si oppongono al Regolamento UE sugli imballaggi e rifiuti di imballaggio (PPWR)

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In un comunicato stampa congiunto di EuPC, IK ed Elipso viene espressa la valutazione giuridica pubblicata il 15 febbraio 2024 segnalando che le norme speciali per gli imballaggi in plastica e le esenzioni per gli altri materiali di imballaggio discusse nell'ambito del previsto regolamento UE (PPWR) sono molto probabilmente incompatibili con il diritto comunitario.

Secondo la relazione, le disposizioni che, ad esempio, vietano solo gli imballaggi in plastica ne impongono il riutilizzo o esentano gli imballaggi in carta patinata dalle quote del contenuto riciclato, molto probabilmente violano il principio della parità di trattamento perché non vi sono ragioni oggettive per tale disparità.

Gli esperti legali interpellati dalle tre associazioni criticano anche le violazioni procedurali perché il Parlamento e il Consiglio UE non hanno tenuto conto di tutti i fattori pertinenti nelle loro proposte. Nel ricorso congiunto, le Associazioni invitano gli Stati membri e il Parlamento europeo a eliminare le norme specifiche per alcuni materiali nei negoziati di trilogo in corso, al fine di creare certezza giuridica e consentire la necessaria pianificazione produttiva per le imprese.

I produttori di imballaggi in plastica chiedono da tempo un ritorno alle norme armonizzate sugli imballaggi applicate in tutta l'UE, reclama il comunicato. Tuttavia, la fragilità giuridica del testo, così come attualmente proposto, porterà molto probabilmente a una valanga di controversie giuridiche europee o nazionali e, di conseguenza, all'instabilità del quadro europeo e all'indebolimento dell'economia circolare per gli imballaggi che esso mira a stabilire. Per questo motivo le tre Associazioni chiedono al legislatore europeo di garantire la certezza giuridica del testo oggetto di negoziato.

La relazione mostra, tra l'altro, che i divieti di utilizzare la pellicola di plastica per una confezione da 6 bottiglie o gli imballaggi di plastica per la frutta e la verdura non lavorata non sono compatibili con il diritto dell'UE. "I divieti solo sugli imballaggi in plastica contraddicono gli obiettivi originali del PPWR e i principi ambientali dell'UE. Porterebbero semplicemente a un passaggio a imballaggi monouso realizzati con altri materiali, ad esempio imballaggi di carta e cartone, che spesso sono meno sostenibili", critica Gaël Bouquet, direttore generale dell'associazione francese degli imballaggi in plastica Elipso. Inoltre, il legislatore non ha preso in considerazione misure meno onerose.

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