Nel primo pomeriggio del 20 maggio il Consiglio dei Ministri ha provato il decreto “Sostegni bis”, le cui novità sono state illustrate dal Presidente del Consiglio Mario Draghi nella conferenza stampa che si è tenuta subito dopo. Tra le misura previste rientra il rinvio di altri sei mesi della “plastic tax”, che quindi entrerà in vigore il 1° gennaio 2022.
La tassa prevede, per chi produce, acquista da altri paesi europei o importa Macsi, ossia manufatti monouso, il pagamento di 45 centesimi di euro per ogni chilogrammo di plastica. Introdotta con la Legge di Bilancio 2020, l’imposta non è applicabile ai Mcsi compostabili e a quelli utilizzati in campo medico. La sua entrata in vigore era stata originariamente fissata per il 1° luglio 2020, ma era stata rinviata (insieme alla sugar tax) al 1° gennaio 2021 a causa dell’emergenza coronavirus. Un ulteriore rinvio al 1° luglio 2021 era poi stato previsto dalla Legge di Bilancio 2021. Il nuovo differimento dei termini, infine, sarebbe stato deciso per il protrarsi dell’emergenza sanitaria.
Il decreto “Sostegni bis” stanzia 40 miliardi di euro, di cui 17 miliardi a sostegno di imprese e professioni, 9 miliardi per aiuti sul credito e la liquidità delle imprese e 4 miliardi per coprire i lavoratori. “Vorrei esprimere la mia soddisfazione per la decisione del Consiglio dei Ministri, lunedì scorso, di procedere a delle riaperture graduali con rischio calcolato. Questo è in gran parte il frutto della campagna vaccinale che è stata seguita dal Governo fin dalla sua formazione”, ha dichiarato il Presidente del Consiglio.
Commentando lo scenario economico del nostro Paese, Mario Draghi ha dichiarato che già nel primo trimestre 2021 potrebbe registrarsi un rimbalzo, in base al quale le previsioni di crescita per il 2021 potrebbero essere riviste al rialzo, aggiungendo però che è prematuro parlare di crescita sostenuta, il cui consolidamento sarà possibile solo con riforme strutturali e investimenti previsti nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.