Un altro rinvio per la “plastic tax”, lo prevede il Documento Programmatico di Bilancio 2022 approvato dal Consiglio dei Ministri il 19 ottobre, che ne proroga l’entrata in vigore al 2023. È stato quindi ripetuto uno schema simile a quello dello scorso anno, quando la Legge di Bilancio 2021 aveva posticipato al 2022 l’entrata in vigore dell’imposta di 45 centesimi al kg sui prodotti in plastica monouso (i cosiddetti Macsi). Allora, a completare il rinvio e a riallineare l’entrata in vigore della plastic tax sarebbe stato poi il decreto Sostegni Bis.
Prima di questo provvedimento, la plastic tax, che inizialmente aveva un’incidenza iniziale di un euro al kg, era stata pensata con un intento ecologico e ambientale dalla Legge di Bilancio 2019 per il 2020, varata dal secondo governo Conte, e sarebbe dovuta entrare in vigore nell'estate del 2020. In seguito, anche per l’abbattersi della pandemia e non voler creare ulteriore pressione fiscale su settori economici già duramente colpiti, il decreto Rilancio l'aveva rinviata a gennaio del 2021 e la Legge di Bilancio 2020 per il 2021 l'aveva fatta slittare ulteriormente a luglio dello stesso anno.