Foto Huid
Le plastiche monouso sono un problema globale, ma cosa succederebbe se le bucce di cipolla diventassero la soluzione? Huid, startup britannica, ha sviluppato un materiale compostabile a base di bucce di cipolla, dimostrando che la natura stessa può ispirare un futuro sostenibile nel packaging.
Le bucce di cipolla, naturalmente robuste e protettive, rappresentano un perfetto esempio di "imballaggio monouso" creato da Madre Natura. Huid ha sfruttato queste qualità per realizzare un materiale innovativo che non solo riduce i rifiuti, ma lavora in armonia con l'ambiente.
Oltre a ridurre lo spreco alimentare e quello della plastica, il materiale Huid integra anche proprietà antimicrobiche naturali, garantendo una protezione superiore e una conservazione più lunga degli alimenti.
Pyber: l'alternativa sostenibile alla carta di fibra di legno
Tra i prodotti di punta di Huid spicca Pyber, un materiale simile alla carta realizzato attraverso la lavorazione biologica delle fibre di buccia di cipolla. Pyber offre una valida alternativa sostenibile alla carta tradizionale per prodotti di imballaggio secondario, disponibile in diverse tonalità e pesi naturali.
Huid si impegna a promuovere un sistema circolare, collaborando con attori dell'industria per ottimizzare l'uso delle materie prime e la gestione dei rifiuti. La missione? Combattere contemporaneamente tre tipi di sprechi: quello della plastica, quello alimentare e quello delle cipolle.
Con soluzioni come Pyber, Huid dimostra che innovazione e sostenibilità possono andare di pari passo. Il futuro del packaging è qui, ed è biodegradabile.