L’imballaggio Attivo! per ortofrutta è in grado di “favorire e accelerare la scomparsa di Sars-CoV-2, anche quando inoculato ad alti livelli sulla sua superficie”.
Lo dimostrano i risultati della ricerca scientifica sul tema della sicurezza alimentare nell’era della pandemia globale, evidenziati dalla prof.ssa Lucia Vannini del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agro-Alimentari dell’Università di Bologna, durante il webinar online di Askfood.
Nel corso della sua relazione, tra i vari risultati dei test svolti sugli imballaggi innovativi con attività anti-Coronavirus, la Vannini ha evidenziato che l’imballaggio Attivo!,in qualità di soluzione in cartone ondulato addizionato di antimicrobici naturali, riduce l’alterazione dei prodotti ortofrutticoli inibendo i microrganismi degradativi e patogeni.
Nato dalla collaborazione tra il consorzio Bestack e il gruppo di microbiologia del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agro-alimentari (DISTAL) dell’Università di Bologna, Attivo! si dimostra dunque la giusta soluzione non solo per incrementare la shelf life e ridurre lo scarto dei prodotti ortofrutticoli, ma anche per ridurre la persistenza di Sars-CoV-2.
Si tratta di un primo lavoro di ricerca sul tema Covid-food safety che ha messo a valore l’interdisciplinarietà dell’Università di Bologna, condotto dai gruppi di Microbiologia degli Alimenti e di Tecnologie Alimentari del DISTAL e da quello di Microbiologia del Dipartimento di Medicina Specialistica, Diagnostica e Sperimentale dell’Università di Bologna.
Image credits: Imballaggio Attivo! - Bestack