Eco.Ge.Ri è l’ultimo impianto del Gruppo Porcarelli, focalizzato su trattamento e valorizzazione dei rifiuti, che si appoggia a cinque piattaforme di selezione Autosort di Tomra, produttore di soluzioni basate su sensori per una produttività ottimale delle risorse, all’interno di un impianto progettato e realizzato da Stadler, specializzata nella progettazione e assemblaggio di impianti di riciclo e selezione. L’impianto è in grado di recuperare quanto più materiale riciclabile possibile, facendo sì che la parte residuale, a seguito di ulteriore lavorazione e quindi privata di contaminanti, venga valorizzata come combustibile solido secondario.
Inaugurato nel 2022 a Finale Emilia (Modena), l’impianto di Eco.Ge.Ri si occupa della produzione di CSS, Combustibile Solido Secondario, alternativo alle fonti fossili, ottenuto dalla componente secca (plastica, carta, fibre tessili, ecc.) dei rifiuti non pericolosi tramite appositi trattamenti di separazione da materiali non combustibili. La struttura emiliana è tra le più innovative d’Europa e riesce a sottrarre alla discarica circa 150.000 tonnellate di rifiuti l’anno, provenienti dalla lavorazione dallo scarto di produzione degli impianti di trattamento di rifiuti speciali non pericolosi. Eco.Ge.Ri appartiene al Gruppo Porcarelli che opera lungo tutta la filiera dei rifiuti, dalla raccolta al trasporto, fino alla valorizzazione degli scarti come materie prime.
Luciano Porcarelli, co-proprietario assieme al fratello Giuseppe del gruppo omonimo ha spiegato:
La nostra azienda nasce oltre 50 anni fa dalla convinzione che i rifiuti possano sostituire le materie prime nell’industria, salvaguardando le risorse naturali.
Composto da quattro aziende, il Gruppo Porcarelli ha cinque impianti e una società di servizi per la gestione dei rifiuti che convergono in un unico obiettivo: dare valore ai rifiuti. Con questa mission nel 2022 sono stati recuperati il 90% dei rifiuti trattati negli impianti, per un complessivo recupero di oltre 400.000 tonnellate di rifiuti.
Per progettare e realizzare il nuovo impianto emiliano, l’azienda si è rivolta all’esperienza di Stadler e Tomra, che progetta e produce tecnologie di selezione basate su sensori per il settore globale del riciclo e della gestione dei rifiuti, per trasformare il recupero delle risorse e creare valore, per soddisfare i propri obiettivi: selezionare i rifiuti in ingresso per trasformarli in materie prime e, soltanto per la parte residuale non recuperabile, in CSS di qualità da usare nei cementifici e nei termovalorizzatori. Il CSS consente di trasformare scarti non sempre valorizzati in una nuova fonte energetica meno inquinante, da utilizzare al posto dei combustibili fossili.
Stadler si è occupata della progettazione e della realizzazione dell’impianto, terminato nei tempi prestabiliti di tre mesi e avviato il 6 giugno 2022. La variabilità del materiale in ingresso ha rappresentato una vera sfida per la progettazione della struttura, che doveva garantire un alto tasso di recupero e la produzione di CSS della migliore qualità possibile.
Fabrizio Gasparin, sales manager Italia di Tomra Recycling Sorting, racconta:
Eco.Ge.Ri ha richiesto una tecnologia a sensori all’avanguardia e soprattutto una grande esperienza sul campo. Assieme ai nostri tecnici e agli ingegneri di Stadler, abbiamo stabilito la tipologia di macchinari più adatta per l’impianto, in grado di recuperare anche la minima parte di plastica e al contempo di garantire la qualità del CSS prodotto grazie a una piattaforma di selezione specifica per questo materiale.
Il processo di preparazione del Combustibile Solido Secondario è costituito da più lavorazioni: una triturazione preliminare, una vagliatura e una separazione balistica tramite macchinari Stadler, una rimozione dei metalli ferrosi e non ferrosi, seguita dalla rimozione del materiale contenente cloro o ritardanti di fiamma tramite i selettori Tomra. Segue una triturazione finale del materiale non altrimenti recuperabile.
Le cinque Autosort sono state posizionate in punti diversi della linea: due si occupano di selezionare la frazione 2D, dove espellono le plastiche con alti valori di cloro; due sono nel flusso tridimensionale e selezionano le plastiche da recupero (PET, PEHD, PELD) e, in positivo, il CSS. Poi, a fine linea, una Autosort RDF è dedicata esclusivamente ad analizzare il combustibile così ottenuto, valutandone i parametri in modo che rispettino le caratteristiche necessarie agli utilizzi richiesti.