di Giampiero Zazzaro
Starlinger, azienda austriaca produttrice di macchine per sacchetti con sede a Vienna, sta puntando sul mercato cinese per promuovere la propria gamma di impianti per la produzione di imballaggi sostenibili in plastica e per il riciclo di scarti in plastica post-consumo.
“Poiché la domanda di sacchi per il cemento AD*Star (sacco block bottom rivestito in polipropilene senza adesivi) è molto elevata in Cina, ci stiamo concentrando su questo mercato dando particolare attenzione alle nostre linee di estrusione e alla tecnologia lamiTEC, utilizzata per il rivestimento in PP o HDPE di tubi e superfici piane”, ha dichiarato Hermann Adrigan, direttore vendite di Starlinger.
Negli ultimi due anni, l'entrata in vigore di nuove restrizioni della legislazione cinese a proposito di imballaggi per il cemento ha portato a una continua domanda di sacchi AD*Star. Di fatto, i nuovi standard imposti dal Governo cinese prevedono, entro marzo 2022, la produzione di tre sole tipologie di sacchi per il confezionamento del cemento, al fine di migliorare la sostenibilità ambientale.
In particolare, i sacchetti AD*Star, sviluppati da Starlinger e realizzati in polipropilene, sono caratterizzati da una minore impronta di carbonio, un elevato grado di resistenza e garantiscono la protezione del cemento dall'umidità.
Starlinger sta dando ampio risalto anche alle proprie soluzioni per il riciclo di PET e alle tecniche utilizzate per ridurre i cattivi odori dalla plastica riciclata post-consumo. “La Cina è uno dei nostri mercati più importanti. Il trattamento delle bottiglie in PET, così come il riciclo e l'up-cycling di altre plastiche post-consumo come PE e PP sono aspetti di grande attualità nel riciclo della plastica”, ha affermato Paul Niedl, responsabile commerciale della business unit Recycling Technology .