GStar: una macchina per imballaggi all’avanguardia
Goglio, uno dei principali player del packaging flessibile, ha rivoluzionato il mondo del confezionamento del caffè grazie a GStar, la prima macchina per il packaging sia sottovuoto sia soft, in grado di produrre fino a 200 confezioni al minuto, una velocità doppia rispetto alle più performanti macchine attualmente sul mercato. La GStar, presentata da Goglio a Ipack-Ima 2022 , è stata testata con successo per un anno da Lavazza, che ha poi scelto di acquistarla.
La sempre maggiore attenzione al tema della sostenibilità ha spinto il costruttore di impianti per il confezionamento a sviluppare una macchina che fosse in grado di offrire le massime prestazioni sia nella produzione dei tradizionali imballi a base alluminio sia lavorando con i nuovi laminati sostenibili monomateriali, che hanno una maggiore sensibilità termica. GStar è la risposta a queste esigenze, ma non solo, fissa infatti nuovi standard di riferimento per il comparto: garantisce il massimo dell’efficienza e della velocità nella produzione di imballi soft e sottovuoto, nella lavorazione di laminati con alluminio e monomateriali, così come nel confezionamento di caffè in polvere e in grani, adattandosi alla produzione di confezioni da 250g fino a 1kg.
Il segreto di queste performance sta nel cambiare prospettiva: per la prima volta la società lombarda ha applicato al confezionamento la tecnologia asincrona con long linear motor, già utilizzata nell’automotive, che consente di modulare la velocità della macchina in base al singolo processo di lavorazione. Una vera rivoluzione rispetto alla precedente tecnologia sincrona con catena a passo fisso, che sposta il sacchetto da una stazione all’altra, vincolando il processo a fasi di lavorazione che devono essere perfettamente simmetriche. Fino a oggi, in sostanza, le fasi di lavorazione meno rapide condizionavano l’intera linea produttiva: a 4 postazioni di riempimento dovevano infatti corrispondere 4 stazioni di condizionamento, 4 di saldatura, 4 di rifinitura e così via. Nella GStar le confezioni sono invece posizionate all’interno di celle, che si spostano in maniera indipendente tra loro da una fase all’altra di lavorazione, raggiungendo velocità che possono arrivare a 2,5 m/s e 2g di accelerazione. In questo modo si elimina il vincolo che costringeva a lavorare lo stesso numero di confezioni in ciascuna stazione. Un vantaggio enorme in termini di velocità, riduzione dei costi e degli ingombri della linea. Non solo, la velocità della GStar può garantire livelli di produzione per i quali fino a oggi servivano due macchine distinte. È quindi possibile approntare un unico fine linea, con ulteriori risparmi in termini di spazi e costi.
Il sistema alla base di GStar garantisce anche un incremento dell’efficienza della linea, perché il sacchetto, una volta posizionato nella cella, non cambia più sede. La macchina necessita anche di minore manutenzione delle parti meccaniche, poiché non sono previste catene, maglie e giunzioni e rende possibile la produzione di packaging con materiali “pronti per il riciclo” mediante processi più sicuri rispetto a quelli attualmente utilizzati sulle macchine da soli 70 pezzi al minuto.
Per garantire la massima efficienza, GStar può essere connessa al sistema Goglio Mind, piattaforma cloud per il monitoraggio in tempo reale - 7 giorni su 7 e h24 - delle linee di confezionamento e degli impianti. Oltre alla misurazione dei normali parametri - come velocità, stato macchina e dati di produzione - per la prima volta sulla GStar è stata implementata la telemetria, attraverso la quale è possibile monitorare circa 600 differenti parametri e tenere così sotto controllo tutta la macchina. Il sistema è persino in grado di calcolare variazioni di efficienza della linea in seguito al cambio di ricetta del prodotto.
GStar è già stata testata con successo per un anno presso lo stabilimento produttivo Lavazza di Settimo Torinese (TO) con eccellenti risultati. Alla fine del periodo di prova, Lavazza ha scelto di acquistare la GStar in versione da 160 pz al minuto per il confezionamento del caffè in grani sottovuoto, una velocità più che doppia rispetto alle migliori macchine sul mercato, che per questa tipologia di prodotto arrivano al massimo a 70 confezioni al minuto.
Capsula con valvola di degasazione
Tra le altre soluzioni sostenibili sviluppate da Goglio c’è anche la prima capsula per caffè con valvola di degasazione al mondo. Grazie a questa speciale valvola, che permette la fuoriuscita dei gas naturalmente emessi dal caffè impedendo allo stesso tempo l’ingresso dell’ossigeno nella confezione, per la prima volta è possibile confezionare immediatamente il caffè fresco, senza dover attendere che questo termini il processo di degasazione. La capsula è disponibile nella versione “pronta per il riciclo” e in quella 100% compostabile ed è compatibile con il sistema Nespresso. In base alle richieste dei clienti, la tecnologia della valvola potrà in futuro essere applicata anche ad altre capsule presenti sul mercato.
Osvaldo Bosetti, Plant Director Europe di Goglio al riguardo ha dichiarato:
“Aver sviluppato per primi al mondo la capsula con valvola è motivo di grande orgoglio. Dopo aver inventato e introdotto per prima sul mercato alla fine degli anni ’60 la valvola di degasazione monodirezionale, che ha cambiato il mondo degli imballaggi per il caffè e non, fino ad allora conservato solo in confezioni sottovuoto, Goglio presenta oggi una soluzione che rivoluzionerà il modo di confezionare caffè in capsula. Un primato mondiale tutto italiano grazie al quale sarà possibile racchiudere anche in capsula tutti gli aromi del caffè fresco e appena tostato”.
Nel 1968 Goglio ha inventato la valvola di degasazione monodirezionale. Negli anni questa tecnologia è stata adottata da tutti i principali torrefattori al mondo per confezionare il caffè fresco, macinato o in grani, tanto che Goglio oggi produce oltre 1 miliardo di valvole l’anno a livello globale. L’applicazione della valvola di degasazione alle capsule, ormai diffusissime sia nelle abitazioni sia nelle aziende, rappresenta una nuova straordinaria evoluzione nel mondo del caffè, e offre ai consumatori e ai produttori numerosi e importanti vantaggi. Innanzitutto, consente di abbattere i tempi di stoccaggio del caffè fresco, che prima di essere confezionato in capsula dovrebbe riposare, in modo da sprigionare i gas naturalmente emessi. Grazie a questa soluzione il processo di degasazione avviene all’interno della capsula, la valvola permette infatti la fuoriuscita dei gas che altrimenti impedirebbero la tenuta della saldatura del lid di chiusura della capsula e il suo corretto funzionamento in fase di erogazione. Altro grande vantaggio della soluzione proposta da Goglio è che il confezionamento immediato del prodotto fresco garantisce la massima qualità del caffè, preservando tutti gli aromi che altrimenti sarebbero dispersi.
La nuova capsula con valvola costituisce un ulteriore traguardo dell’attività di ricerca e sviluppo di Goglio che unisce, così, la grande esperienza dell’azienda nel mondo delle linee di confezionamento del caffè alla ricerca di soluzioni sempre più sostenibili e funzionali alla conservazione dei prodotti. La capsula Goglio è, infatti, disponibile non solo in versione “pronta per il riciclo” ma anche in versione 100% compostabile per essere comodamente smaltita nell’umido.