Il “bottle to bottle” in pandemia: per Previero la difficoltà diventa un’opportunità

Alcuni impianti chiavi in mano per il riciclo di bottiglie in PET post consumo provenienti dalla raccolta municipale, con produzioni da 2000 a 9000 kg all’ora di scaglie lavate e rigranulate, sono stati recentemente forniti da Previero-Sorema in America Latina.

Tali impianti per il riciclo di bottiglie in PET comprendono sezioni di alimentazione automatica, prelavaggio, rimozione delle etichette, macinazione a umido, lavaggio a caldo, risciacquo con flottazione e asciugatura. Nelle linee sono inclusi anche rivelatori di bottiglie e scaglie in base a materiale e colore gestiti da un unico sistema di supervisione Scada di Sorema, per un efficiente controllo locale e remoto. L’azienda è in grado anche di integrare in linea impianti di depurazione delle acque composti da sezioni di filtraggio, trattamento chimico e biologico, disidratazione dei fanghi e super filtrazione (mediante filtri in quarzite o a carboni attivi, trattamenti con ozono e a osmosi inversa ecc.), in modo da ottenere elevati livelli di qualità di processo e prodotto e di efficienza, riducendo al minimo i problemi legati alla gestione dell’impianto.

L’azienda, per superare le restrizioni ai viaggi imposte dalla pandemia, che non gli hanno consentito di inviare i propri tecnici presso i committenti per l’installazione e l’avviamento degli impianti, ha costituito un apposito team composto di personale specializzato ed esperto, che ha sviluppato un programma di lavoro dedicato al controllo da remoto di tutte le fasi di installazione dei macchinati spediti e della connessione alle utenze presso i siti di installazione, in seguito alle quali tutti i componenti dell’impianto sono risultati accessibili da computer e dispositivi mobili. Per il costruttore la sfida era molto impegnativa, poiché le difficoltà non hanno riguardato una singola macchina, ma intere linea per il riciclo di bottiglie in PET post consumo, che coinvolgono molte macchine, sensori, valvole, tubi, pompe, essiccatori ecc., che devono operare correttamente tutti insieme.

Grazie all'elevata qualità degli standard Previero nella costruzione dei macchinari, con particolare riferimento al test di pre-accettazione in fabbrica, che comprende l'assemblaggio completo della linea prima della spedizione e una prova a vuoto per la maggior parte delle attrezzature, Sorema è riuscita a superare questa situazione critica. Dopo un lavoro propedeutico, i committenti sono riusciti a montare e mettere in funzione gli impianti di lavaggio, per la prima volta senza la presenza sul posto di tecnici Sorema, con il supporto quotidiano di teleassistenza, video conferenze, telefonate ed email da parte del team tecnico dedicato di Previero-Sorema.

Gli impianti per il lavaggio e il riciclo “bottle to bottle” di PET sono stati quindi avviati senza problemi. Le linee sono riuscite a raggiungere gli obiettivi prefissati di qualità e di quantità del materiale riciclato, con piena soddisfazione dei committenti in termini sia impiantistici sia di partnership in tempi così difficili. L’azienda ritiene che una soluzione nata in una situazione di emergenza possa diventare una procedura standard per la messa in servizio dei sui futuri impianti di lavaggio, proprio per l’esito positivo dell'esperienza e l’assenza di particolari inconvenienti. Questo nuovo approccio apporta un’apprezzabile riduzione dei costi per il committente, a fronte di un lieve aumento del tempo necessario a completare il lavoro. Nuovo approccio che non influisce sulle coperture delle garanzie da parte di Sorema né dell’assistenza post vendita.