Riciclo di bottiglie in PET

Si conferma di grande interesse tutto il dibattito e i lavori dedicati per l’identificazione della più idonea quota di riciclato che il legislatore comunitario potrebbe imporre nella progettazione dei futuri articoli in materiale plastico, in questo caso con focus sulle bottiglie in PET.

Uno studio pubblicato il 15 luglio da Eunomia, nota società di consulenza della Commissione Europea, che sviluppa alcune ipotesi sull'argomento, esamina alcune ipotesi finalizzate a informare la Commissione sulla realizzazione di ciò che prevede l’articolo 6, comma 5 della direttiva (UE) 2019/904 (direttiva sulla plastica monouso; SUP).

L’articolo si riferisce alle bottiglie in PET e prevede che ciascuno Stato membro garantisca che:

a) A partire dal 2025, le bottiglie per bevande elencate nella parte F dell’allegato fabbricate con polietilene tereftalato come componente principale (bottiglie in PET) contengano almeno il 25 % di plastica riciclata, calcolato come media per tutte le bottiglie in PET immesse sul mercato nel territorio dello Stato membro in questione;

b) A partire dal 2030, le bottiglie per bevande elencate nella parte F dell’allegato contengano almeno il 30 % di plastica riciclata, calcolato come media per tutte tali bottiglie per bevande immesse sul mercato nel territorio dello Stato membro in questione;

Lo studio valuta le opzioni per stabilire una metodologia per il calcolo, la verifica e la rendicontazione di questi obiettivi e per identificare eventuali fattori rilevanti utili per adattare questo metodo ad altri settori come l'imballaggio, l'edilizia, l'elettronica e l'automotive. Sono stati presi in considerazione anche altri settori che potrebbero essere pertinenti (tra cui il marchio Ecolabel UE e gli appalti pubblici verdi - GPP).

Accanto a questo studio, la CE dovrà redigere una misura, che sarà poi presentata agli Stati membri costituenti il Comitato per l'adeguamento al progresso scientifico e tecnico, per una votazione sul progetto. Se favorevole, porterà la Commissione UE ad adottare l'iniziativa con un Regolamento dedicato.