Lo spreco alimentare, il suo impatto socioeconomico, la ricaduta sugli effetti del cambiamento climatico. Questo il tema scelto da Giflex in occasione del convegno “Imballaggio flessibile: la leggerezza che riduce lo spreco alimentare”, a Milano, il 6 novembre.
Sono miliardi di tonnellate i generi alimentari che annualmente vengono buttati via generando un enorme impatto socioeconomico e ambientale. Secondo la FAO (Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura), circa un terzo di tutti gli alimenti prodotti nel mondo va perso o sprecato in una qualche fase della filiera alimentare, fra il produttore e il consumatore. Arginare questo fenomeno è fondamentale anche per ridurre gli effetti del cambiamento climatico.
L’imballaggio flessibile può giocare un ruolo attivo. Di questo si parlerà il prossimo 6 novembre, a Milano, in occasione dell’appuntamento autunnale del Gruppo Produttori Imballaggio Flessibile dal titolo “Imballaggio flessibile: la leggerezza che riduce lo spreco alimentare”. Già confermata la presenza di Maria Chiara Gadda, vicepresidente commissione agricoltura della Camera, autrice della Legge 166 sugli sprechi alimentari. La giornata si articolerà tra autorevoli interventi dedicati all’impatto della crisi climatica sull’economia, talk su istruzioni per l’uso contro il climate change, tavole rotonde sul ruolo del packaging contro lo spreco alimentare e sul regolamento europeo Packaging e Packaging Waste Regulation che, a breve, diventerà obbligatorio.
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