Packaging design, nuovi materiali e zero emissioni per Carlsberg

Si chiama “Together Towards Zero and Beyond” la nuova strategia ESG del Gruppo Carlsberg che punta alle zero emissioni nette di CO2 entro il 2040, coinvolgendo l’intera catena del valore: dalla coltivazione delle materie prime alla riciclabilità del packaging.

A livello globale, dal 2015 Carlsberg ha ridotto le emissioni di CO2 del 40%, contenendo del 21% l’utilizzo di acqua per ogni ettolitro di birra prodotto. Un percorso che vede anche l’Italia protagonista con uno dei brand del Gruppo, il Birrificio Angelo Poretti di Induno Olona, dove sono state ridotte del 38% le emissioni e del 32% lo spreco di acqua.

Il nuovo piano di sostenibilità amplia le aree d’azione coinvolgendo anche il comparto agricolo e il packaging, considerando che la carbon footprint associata all’agricoltura, alla lavorazione delle materie prime, alla produzione e allo smaltimento degli imballaggi, ammonta complessivamente a oltre il 65% delle emissioni totali della produzione e distribuzione di birra. Carlsberg punta a pratiche di agricoltura rigenerativa e a soluzioni di packaging sostenibile per la riduzione delle emissioni.

Due i progetti significativi, legati in particolare al riciclo e riuso e al packaging design. A Milano, un progetto pilota dà nuova vita ai fusti DraughtMaster in PET, con cui vengono prodotte sedute di cortesia e un orto civico per la riqualificazione di un’area verde del quartiere Bovisa. Per arrivare a un contenitore totalmente privo di plastica, inoltre, Carsberg sta sviluppando i prototipi di Green Fiber beer Bottle, la nuova bottiglia per birra a base carta in materiale 100% bio-based e riciclabile, dotata di una barriera interna sia in PET riciclato che in bio-based PEF.

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