di Giampiero Zazzaro
AMI, società di consulenza britannica, ha recentemente pubblicato uno studio sul riciclo meccanico della plastica intitolato Mechanical Plastics Recycling 2022.
Da questa analisi emerge che i rifiuti in plastica rappresentano un settore complesso e in continua evoluzione. Di fatto, la nuova legislazione nell’ambito del riciclo e dell'uso del materiale riciclato sta cambiando il modo in cui l'intero settore deve operare, imponendo alle aziende di adeguarsi a regole sempre più stringenti.
Uno dei punti su cui si è concentrato lo studio è che in Europa il volume dei rifiuti in plastica su base annua è estremamente elevato e in continua crescita, stimato da AMI in 35,6 milioni di tonnellate nel 2021, a fronte di un aspetto non trascurabile, cioè la disponibilità finita delle materie prime, soggette a continue fluttuazioni di prezzo. Inoltre, gran parte di questi rifiuti attualmente non viene recuperata, finendo in discarica o negli impianti EfW (Energy-from-Waste Plant).
A tale proposito, in Europa nel 2021 la produzione di plastica riciclata registrata è stata di 8,2 milioni di tonnellate e si prevede una crescita con un tasso medio annuo del 5,6% fino al 2030. Quindi, dei 35,6 milioni di tonnellate di plastica immesse nel processo di recupero dei rifiuti, sempre nel 2021, l'Europa ha raggiunto un tasso complessivo di riciclo pari al 23,1%.
Un altro aspetto affrontato è che la pandemia ha avuto un impatto considerevole sia sul volume dei rifiuti in plastica raccolti destinati al riciclo (che si è ridotto notevolmente) sia sulla riduzione della domanda di riciclo, poiché le fabbriche hanno rallentato la loro produzione. Tuttavia, questa tendenza non ha avuto un effetto duraturo, visto che negli ultimi tempi, con la ripresa delle normali attività, il settore ha iniziato a guadagnare nuovamente terreno.
Inoltre, nella propria indagine AMI prevede che entro il 2030 si assisterà a un utilizzo di plastica riciclata in nuove applicazioni che oggi si posizionano a livelli ancora trascurabili. Infatti, gli usi della plastica riciclata stanno diventando sempre più diversificati, con un conseguente aumento della capacità di creare applicazioni di alto valore. In tale ambito, si prevede una produzione su larga scala di prodotti in rPP e rPS per uso alimentare, come già accade per l’rPET.
Questa seconda edizione dello studio quantifica il mercato del riciclo meccanico, analizzando l'equilibrio tra domanda e offerta, oltre alla produzione attuale suddivisa per paese europeo. Il rapporto esamina anche i dati dell'approvvigionamento di materie prime e la catena del valore dei rifiuti in plastica.
È stata fornita anche un’analisi dettagliata delle applicazioni finali del materiale riciclato, così come una previsione delle possibili applicazioni future, oltre a una valutazione dell'attuale situazione del settore, andando a coinvolgere tutti i soggetti della catena del valore: dal produttore di materie prime ai brand owner.