Imballaggio in cifre: statistiche e previsioni

Recentemente, è stato pubblicato uno studio elaborato dall’Istituto Italiano Imballaggio che analizza l’andamento dell’industria del packaging nel 2020. Da questa analisi emerge che il settore ha registrato migliori performance rispetto al comparto manifatturiero.

Nel 2020, anno in cui l’intero sistema economico mondiale ha registrato un forte calo, il settore degli imballaggi, in Italia, è riuscito a contenere, in maniera importante, le perdite chiudendo l’anno con un decremento di appena l’1,6% - in termini di produzione in tonnellate - a fronte di un calo del -10,2% del settore manifatturiero. Anche il fatturato, che in Italia corrisponde a oltre 33 miliardi di euro, ha registrato una perdita molto ridotta rispetto all’intero comparto manifatturiero, pari a -2,6%.

Nello stesso anno, in Italia, la produzione (in peso) è arrivata a quota 16.642 t/000, le esportazioni si sono attestate su 2.842 t/000, mentre le importazioni hanno raggiunto 2.088 t/000. I trend sono stati rispettivamente di -2,7% e -2,4%, mantenendo quindi un calo contenuto come per il fatturato. Inoltre, i dati contenuti nell’indagine effettuata dall’Istituto Italiano Imballaggio hanno dimostrato che, sempre nel 2020, l’Europa è rimasta il teatro principale degli scambi commerciali italiani, costituendo l’80% di import ed export.

A livello mondiale, secondo Euromonitor, la produzione di imballaggi nel 2020 è valutata intorno alle 3.822.000 milioni di unità con le seguenti partecipazioni di mercato a livello mondiale. Prima fra tutti l’Asia con uno share del 43%, a seguire l’Europa Occidentale con uno share del 18% e il Nord America con il 15%, in crescita rispetto al 2019. L’America Latina, (compresi i Caraibi) rappresenta il 10% della produzione mondiale di packaging, seguita dall’Europa dell’est (compresa Russia) con una share dell’8%. Sotto il 5% i restanti Paesi.

A sostenere il settore, in Italia, è stato indubbiamente l’andamento di tutto l’alimentare confezionato e di parte del largo consumo. Le conserve alimentari confezionate, alcuni prodotti della quarta gamma, i detergenti e disinfettanti utilizzati per la cura della casa e buona parte dei prodotti farmaceutici hanno influito positivamente sulla richiesta di imballaggi anche per l’anno 2020.

L’indagine ha anche definito eventuali scenari futuri del mercato italiano, ipotizzando, per il 2021 e gli anni successivi, un tasso di crescita costante dell’industria dell’imballaggio che dovrebbe oscillare tra l’1% e il 2%.