Anche il vetro sorride all’ambiente

SBTi, ovvero Science Based Targets initiative, è un’iniziativa che intende guidare le azioni del settore privato nei confronti del clima, attraverso obiettivi di riduzione delle emissioni basati sulla scienza. Questo progetto nasce da una partnership tra CDP (ex-Carbon Disclosure Project), Global Compact delle Nazioni Unite, WRI (World Resources Institute) e WWF.

Recentemente, l’iniziativa in questione ha deciso di convalidare gli obiettivi di Verallia in termini di riduzione di CO2, permettendo alla società di essere così il primo produttore di imballaggi in vetro a impegnarsi nella riduzione del riscaldamento globale rispetto alle temperature preindustriali, in linea con le raccomandazioni dell'IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change, il principale organismo internazionale per la valutazione dei cambiamenti climatici) e dell'Accordo di Parigi sui cambiamenti climatici che prevedono di mantenere il riscaldamento globale al di sotto della soglia di 1,5 gradi centigradi.

Michel Giannuzzi, presidente e amministratore delegato di Verallia ha dichiarato: “Sono molto orgoglioso della convalida da parte di SBTi del nostro obiettivo di riduzione delle emissioni di CO2, che pone Verallia in prima linea nel suo settore. Questa è un'ottima notizia che conferma ancora una volta la legittimità della nostra strategia in termini di sostenibilità e la continua rilevanza del nostro scopo. Dobbiamo continuare con i nostri sforzi per affrontare la sfida della transizione verso una società carbon neutral, in cui il settore degli imballaggi ricopre un ruolo di primo piano”.

Dopo aver svelato il suo scopo "Ripensare il vetro per costruire un futuro sostenibile" nel 2020, nel 2021 Verallia ha proseguito il suo percorso con nuovi ambiziosi impegni, tra cui:

una riduzione del 46% delle emissioni Scope 1 (sono emissioni GHG dirette provenienti da asset di proprietà dell'azienda o che l'azienda controlla operativamente, come ad esempio la combustione locale di gas naturale in edifici di proprietà) e 2 (emissioni indirette generate dall'energia acquistata e consumata dalla società) tra il 2019 e il 2030

mantenere le emissioni Scope 3 (tutte le altre emissioni indirette che vengono generate dalla catena del valore dell'azienda) al di sotto del 40% delle emissioni totali entro il 2030

raggiungere la carbon neutrality nel 2050 per le emissioni Scope 1 e 2

• implementazione di un progetto pilota in Francia entro il 2025

Per raggiungere questi obiettivi, Verallia ha puntato su tre aspetti che hanno permesso al gruppo di compiere grandi progressi:

  1. Modifica del mix di materie prime

Verallia sostiene attivamente l'obiettivo fissato dalla Feve (The European Container Glass Federation) di raccogliere il 90% di rottame in Europa affinché possa essere riutilizzato nella produzione. Il rottame, che deriva dal riciclo del vetro, richiede meno energia per fondersi e utilizza meno materie prime che emettono CO2 durante la fusione. In questo senso Verallia ha avviato numerosi progetti di raccolta e lavorazione del vetro riciclato. Il Gruppo ha già compiuto progressi significativi con un tasso di rottame del 55% nella sua produzione nel 2021, rispetto al 51% nel 2020, e un obiettivo del 59% nel 2025.

  1. Ridurre i consumi energetici

Verallia sta implementando soluzioni tecnologiche per ridurre drasticamente il fabbisogno energetico dei propri impianti. In tale ambito il gruppo ha annunciato ambiziosi progetti di innovazione per nuovi forni elettrici o ibridi in Francia e all'estero. Parallelamente, la società continua a predisporre i propri impianti per un maggiore utilizzo dell'idrogeno e delle energie rinnovabili in alternativa al gas naturale.

  1. Aumentare l'uso dell'energia verde

Verallia ha firmato contratti pluriennali per la fornitura di energia elettrica a basse emissioni di carbonio nella maggior parte dei paesi in cui il gruppo opera, continuando a ricercare soluzioni sostenibili fonti di combustibili rinnovabili per fornire alternative a lungo termine al gas naturale.