di Giampiero Zazzaro
È noto che le bottiglie di vetro fanno parte della tradizione vinicola da secoli, tuttavia, la loro produzione richiede enormi quantità di energia. Di conseguenza, è nata l’esigenza di trovare materiali più sostenibili in grado di ridurre l’impronta di CO2. In questo ambito si colloca l’idea innovativa di Frugalpac, società britannica che produce imballaggi, ovvero quella di realizzare una bottiglia in carta. Si tratta di Frugal Bottle, una bottiglia da 75 cl realizzata in cartone riciclato al 94%, che ha un'impronta di carbonio fino a sei volte inferiore a quella di una bottiglia di vetro e di oltre un terzo in meno rispetto a quella di una bottiglia prodotta con plastica riciclata al 100%. Inoltre, è dotata di una sacca interna adatta a contenere vino o alcolici; può essere refrigerata, mantenendo il liquido alla giusta temperatura.
Al momento il costo di questa bottiglia è pari a quella di una in vetro, ma a causa dell'impennata dei prezzi delle materie prime, dei maggiori costi dell’energia e della guerra in Ucraina, dove alcune fabbriche hanno chiuso, in questo periodo ci sono i presupposti perché Frugal Bottle diventi un’alternativa conveniente alla classica bottiglia in vetro.
Inoltre, va considerato che il materiale consente di maneggiare la bottiglia con più facilità, visto che pesa solo 83 g, quindi cinque volte in meno di una bottiglia di vetro.
Un’altra caratteristica da non trascurare è il grado di riciclabilità, infatti, basta separare il rivestimento in plastica dalla bottiglia di carta e inserirlo nei rispettivi contenitori per poterlo riciclare. Questo rivestimento pesa solo 15 grammi, rispetto ai 64 grammi di una bottiglia di plastica riciclata al 100%.
Il primo vino che sarà messo in vendita nella bottiglia sostenibile è italiano: “3Q“, un blend umbro di Sangiovese, Merlot e Cabernet Sauvignon.
Una serie di grandi supermercati e catene alberghiere britannici hanno già manifestato il loro interesse per Frugal Bottle, che sarà disponibile nel Regno Unito, in Danimarca e Olanda già dalle prossime settimane con il marchio When in Rome.