McGarlet, azienda italiana che importa e distribuisce frutta esotica e contro stagione, ha deciso di confezionare i propri prodotti in imballi più leggeri e sostenibili.
Parte del processo di ricerca aziendale si è concentrato sull’individuazione e sull’analisi di quelle fasi del processo di confezionamento a cui potevano essere apportate modifiche legate alla riduzione di materiale. Da qui è emersa la possibilità di commercializzazione i prodotti sfusi, in particolar modo quelli della linea Ready to eat, pensata per le esigenze dei consumatori che cercano un prodotto maturo al punto giusto e pronto da mangiare.
Davide Garletti, CEO di MC Garlet ha commentato:
Sono tante le migliorie che abbiamo apportato a questi prodotti. In primis abbiamo ridotto l’altezza dei cartoni eliminando gli spazi vuoti delle cassette, diminuendo così il quantitativo di carta utilizzata. Con le nuove misure, ottenute risparmiando circa un centimetro di cartone per cassetta, i frutti all’interno sono comunque conservati e contenuti perfettamente. Allo stesso tempo, questo implica una riduzione dei quantitativi dei successivi rifiuti prodotti. Seguendo lo stesso criterio abbiamo ridotto anche le dimensioni del bollino, sempre in carta, applicato sui frutti.
A ciò si aggiungono importanti novità anche per i prodotti della prima gamma e dei confezionati, ossia la scelta di utilizzare film compostabile, uno tra i materiali eco-friendly per eccellenza.
Davide Garletti ha proseguito dichiarando:
Il film che utilizziamo è prodotto da una filiera made in Italy ed è del tutto compostabile. Ciò significa che può essere gettato nell’umido. Questo fa sì che il packaging in questione sia parte di un processo di economia circolare, di cui abbiamo sempre più bisogno. Ora, allineandoci alle nuove normative, sui nostri prodotti contenuti in questi imballaggi sarà presente anche il logo di compostabilità.
Davide Garletti conclude poi affermando:
Quello di McGarlet è un impegno costante che nasce dai valori aziendali e che richiede un importante investimento economico. Lo facciamo costantemente perché siamo certi che sia la direzione giusta condivisa dai nostri partner e clienti. Lo dimostrano anche i consumatori finali che, secondo gli studi e i dati, sono allineati e concordi rispetto a questa nostra visione. Dai numeri a nostra disposizione sappiamo infatti che negli ultimi 12 mesi ben il 65% delle famiglie italiane ha scelto un prodotto perché aveva una confezione più sostenibile e che il 19% ha smesso di acquistare un prodotto perché il packaging non era considerato sostenibile. Sapere che il consumatore è attento quanto noi a questi aspetti ci motiva ancora di più nel processo quotidiano di ricerca e sviluppo. Non è semplice innovare ogni giorno, ma è doveroso.