Un nuovo studio, presentato da Assovetro, approfondisce la questione della sostenibilità degli imballaggi, analizzando le performance di riciclo di quattro materiali fondamentali: vetro, PET, alluminio e multistrato.
Il punto focale dello studio, realizzato dal professor Vincenzo Maria Sglavo dell'Università di Trento, evidenzia come il vetro si distingua per il suo impatto ecologico positivo rispetto ad altri materiali, grazie a un processo di produzione che richiede minori quantità di energia, emette meno CO2 e presenta un tasso di riciclo particolarmente elevato. Proprio il riciclo è uno dei punti di forza del vetro, con un tasso di riciclo stimato dell’81,9% al 2024, un dato notevole se confrontato con gli altri materiali.
Marco Ravasi, Presidente di Assovetro, ha sottolineato l’importanza di un corretto riciclo del packaging affermando:
Il riciclo del vetro non solo contribuisce a ridurre i rifiuti e l’impatto ambientale, ma anche a mantenere in circolo una risorsa che può essere riutilizzata infinitamente, senza mai perdere le sue qualità intrinseche.
Un confronto tra i materiali: efficienza, riciclo e consumi
Lo studio del professor Sglavo ha esaminato diversi aspetti della produzione di contenitori, tra cui l’energia necessaria per produrre materiale vergine e riciclato, l’impronta di CO2 e i consumi d’acqua. I risultati evidenziano che, tra i materiali analizzati, il vetro è quello che comporta i minori consumi energetici e le emissioni di CO2 più basse durante la produzione. Il suo impatto ambientale durante la produzione di materiale riciclato è tra i più contenuti, con solo 9 Mj/Kg, seguiti dal multistrato con 24 Mj/Kg.
Il confronto tra i quattro materiali, tuttavia, rivela che il vetro e l’alluminio emergono come i materiali più efficienti nel riciclo, con il vetro che raggiunge percentuali di riciclo fino al 90%, mentre il PET e il multistrato presentano performance inferiori, con un tasso di riciclo del 60% nel 2022, mentre il multistrato poliaccoppiato non supera il 40%, con solo la carta della struttura che viene recuperata.
Sostenibilità e raccolta differenziata
Il vetro ha il vantaggio di disporre di un sistema consolidato di raccolta differenziata e riciclo. La filiera del vetro garantisce una materia prima seconda di ottima qualità, con minimi sprechi. Ogni tonnellata di vetro riciclato, infatti, riduce le emissioni di CO2 di 300 grammi. Al contrario, il multistrato e l’alluminio presentano alcuni limiti, come l’ossidazione che riduce l’efficienza del riciclo dell’alluminio.
Una tendenza in calo nella produzione di contenitori in Italia ed Europa
Nel 2024, la produzione di contenitori in vetro ha registrato una flessione del 3,4% in Italia, con una riduzione del 5% nella produzione di bottiglie, sebbene ci sia stato un significativo incremento nella produzione di vasi alimentari, che ha visto un aumento del 24,5%. La crisi geopolitica e l'incertezza economica hanno contribuito al calo della domanda, non solo in Italia ma anche in Europa, con una riduzione della produzione di contenitori in vetro che ha toccato l'8% nel primo semestre del 2024.
La sostenibilità del vetro al centro della transizione ecologica
Lo studio sottolinea l'importanza di investire in soluzioni di riciclo efficienti e nella valorizzazione dei materiali che possono essere riutilizzati a lungo termine, come il vetro che rimane un pilastro fondamentale nella transizione verso un futuro sostenibile, con l’obiettivo di ridurre l’impatto ambientale degli imballaggi e promuovere pratiche di consumo responsabile.