La rimozione degli inchiostri dagli imballaggi negli impianti di riciclo

Gli inchiostri e i rivestimenti sono parte integrante degli imballaggi, ma possono rappresentare una seria sfida quando si cerca di valorizzare i materiali e di trasformare i rifiuti di imballaggio in una risorsa. Oggi, la domanda di materiali riciclati di alta qualità provenienti da rifiuti di imballaggi flessibili e rigidi post industriali e post consumo è in crescita, evidenziando la necessità di nuovi impianti e processi di riciclo per la rimozione economica degli inchiostri da stampa.

Per ottenere un prodotto di alta qualità, gli inchiostri devono essere rimossi fino a un livello molto basso. Gli inchiostri che rimangono nel materiale riciclato possono alterarne il colore e/o la trasparenza, creare difetti sul prodotto finale, degradarsi dando origine a odore e gassatura o migrare. Le scaglie e i granuli contaminati da residui di inchiostro sono motivo di grande preoccupazione per il loro riutilizzo in nuovi imballaggi a contatto con gli alimenti. Una volta rimossi gli inchiostri, la plastica può essere potenzialmente riciclata nella sua applicazione originale.

Le attuali tecnologie per il riciclo degli scarti stampati si basano su processi di degradazione termica degli inchiostri in estrusione, con la loro eliminazione durante la fase di degasaggio e filtrazione del fuso. Per quanto efficienti possano essere, questi processi non sono tuttavia in grado di eliminare una percentuale elevata di inchiostri. Questi possono rimanere nei polimeri riciclati con conseguenti limitazioni nel riutilizzo dei materiali nei nuovi imballaggi. Sorema ha quindi introdotto un processo di disinchiostrazione (deinking) a monte della fase di estrusione, ottenendo così materiali con minimi residui di inchiostro da stampa e consentendo la successiva operazione di estrusione per produrre un polimero di alta qualità.

La "mission" di Sorema è quella di offrire soluzioni innovative ai propri clienti, affinché possano cogliere nuove opportunità con soluzioni affidabili e collaudate. Dopo una fase di sviluppo, nel suo reparto di ricerca e sviluppo, Sorema è ora in grado di offrire al mercato un'ampia gamma di soluzioni per la rimozione degli inchiostri. Le tecnologie erano già state sviluppate e installate, nel 2000, ma avevano bisogno di essere adattate e aggiornate per far fronte a queste nuove esigenze tecniche. La tecnologia rimane basata sul collaudato processo di lavaggio "batch" e garantisce così una qualità ripetibile e definita del materiale.

Il modulo disinchiostrazione è un avanzato sistema di lavaggio, sviluppato da Sorema, per la rimozione degli inchiostri e combina con successo diversi fattori. Questi includono l'alimentazione del materiale in ingresso con dosaggio volumetrico o gravimetrico, il dosaggio controllato e indipendente di additivi chimici e un elevato attrito del materiale in acqua calda con un tempo di permanenza, definito e regolabile per ogni specifico inchiostro e materiale. In questo modo i clienti hanno la possibilità di lavare materie plastiche rigide e flessibili su un unico impianto. Il processo di riciclo viene poi completato da una o più fasi di risciacquo e asciugatura delle scaglie, prima di un'eventuale estrusione in granuli.

Il processo di “disinchiostrazione” di Sorema è applicato principalmente ai rifiuti post industriali, ma è allo studio anche per l'utilizzo negli impianti di riciclo dei rifiuti post consumo. Ottimi risultati sono stati ottenuti in numerose applicazioni, ma sfortunatamente non tutti i tipi di inchiostri da stampa sono completamente rimovibili. Per questo motivo la linea dell'impianto pilota in esercizio presso il laboratorio Sorema-Previero, ad Alzate Brianza (Como), è stata ottimizzata con i necessari moduli full scale per la "disinchiostrazione".
Sorema metta il proprio laboratorio a disposizione delle aziende per effettuare prove di disinchiostrazione al fine di validare il processo con i propri prodotti, ottimizzare le formulazioni chimiche ed i tempi di lavaggio. Questi test possono essere completati anche con la fase di estrusione “in-house” per verificare i risultati raggiunti.

Nell'attuale scenario del riciclo, Sorema sviluppa impianti completi chiavi in mano di lavaggio e riciclo, in grado di gestire tutte le fasi del processo, compreso il trattamento delle acque reflue.  A tal fine e grazie alla collaborazione con la consociata Teknodepurazioni Aquae, Sorema offre la possibilità di integrare nell’impianto di lavaggio e riciclo, una soluzione per il trattamento delle acque reflue provenienti dal processo di disinchiostrazione. La fase di trattamento che combina processi di filtrazione meccanica con centrifughe ad alta velocità, sedimentazione con coadiuvanti chimici depurazione con trattamenti a ozono e carboni attivi.
Sorema mira a ottenere la massima qualità del prodotto con il minor costo economico per la produzione per garantire che i nostri clienti rimangano competitivi. L’azienda e i suoi partner sono costantemente impegnati nello sviluppo e nel miglioramento di tecnologie volte a rispondere alle richieste dei riciclatori e alle mutevoli richieste del mercato.