Schubert, promotore dell'innovazione nel settore del packaging, ha dato vita a una nuova soluzione in grado di rendere i processi automatizzati più sostenibili: Dotlock, un sistema che consente di produrre imballaggi (vaschette, confezioni con coperchio e scatole a timpano) in cartone completamente privi di colla, creando vantaggi in termini di sostenibilità, e non solo, per proprietari di marchi, produttori di dolciumi e snack e consumatori.
Il nuovo processo può essere utilizzato per unire diversi strati di cartone senza l’uso della colla, ma attraverso fori eseguiti da un ago. Le varie superfici vengono realizzate contemporaneamente per essere facilmente integrate nel processo di lavorazione e successivamente premute in modo da unirle in maniera stabile.
L’obiettivo dell’azienda tedesca è stato quello di ottenere la stessa stabilità e resistenza di un cartone multistrato incollato. Con Dotlock, la resistenza, che di solito è fornita dalla colla, è ottenuta grazie al numero e alla disposizione dei fori. Ad esempio, si possono praticare più fori negli angoli degli imballaggi che richiedono una maggiore resistenza per evitare che il cartone si strappi. Altro aspetto determinante è la dimensione dei fori che varia in base allo spessore del cartone in modo da garantire una giunzione sufficientemente resistente.
Oltre all’assenza della colla e alla loro totale riciclabilità, gli imballi Dotlock non possono essere richiusi e, di conseguenza, manomessi, evitando l'alterazione degli alimenti contenuti senza ricorrere all’uso di etichette antimanomissione, lo stoccaggio della colla e l'impiego di energia per la loro lavorazione.