Il Parlamento europeo approva la proposta di Regolamento PPWR

Con 56 voti a favore, 23 contrari e 5 astensioni, la Commissione Ambiente del Parlamento europeo ha approvato l’adozione della proposta di Regolamento su imballaggi e rifiuti di imballaggio presentata dalla Commissione europea in sostituzione della Direttiva in vigore dal 1994. A questo punto la proposta di Regolamento verrà votata dal Parlamento durante la sua seconda seduta plenaria di novembre.

La relatrice Frédérique Ries ha dichiarato:

La commissione per l'ambiente ha inviato un messaggio forte a favore di una revisione completa del mercato europeo degli imballaggi e dei rifiuti di imballaggio. Non può esistere una politica efficace di riciclo o riutilizzo senza imballaggi sicuri, motivo per cui il divieto di sostanze chimiche dannose aggiunte intenzionalmente rappresenta una grande vittoria per la salute dei consumatori europei. Abbiamo inoltre garantito che le ambizioni ambientali incontrassero la realtà industriale, con una relazione incentrata sull’innovazione e prevedendo una deroga per le imprese con meno di dieci dipendenti.

I deputati europei mirano a vietare la vendita di borse di plastica con spessori sotto i 15 micron, a meno che non siano strettamente necessarie per motivi igienici o fornite come imballaggio primario per alimenti sfusi per prevenire gli sprechi alimentari. Oltre agli obiettivi generali di riduzione degli imballaggi proposti nel regolamento, i deputati intendono anche fissare obiettivi specifici di riduzione dei rifiuti di imballaggi in plastica (10% entro il 2030, 15% entro il 2035 e 20% entro il 2040). La parte in plastica dell’imballaggio dovrebbe contenere percentuali minime di riciclato a seconda del tipo di imballaggio, con obiettivi specifici fissati per il 2030 e il 2040. Inoltre, entro la fine del 2025, la Commissione dovrebbe valutare la possibilità di proporre obiettivi e criteri di sostenibilità per la plastica di origine biologica, una risorsa chiave per “defossilizzare” l’economia della plastica.

I deputati hanno anche proposto una distinzione e chiarire i requisiti relativi agli imballaggi da riutilizzare o ricaricare. Gli imballaggi riutilizzabili dovrebbero soddisfare una serie di criteri, compreso un numero minimo di volte in cui possono essere riutilizzati (da definire in una fase successiva). I distributori finali di bevande e cibi da asporto nel settore HoReCa dovrebbero invece offrire ai consumatori la possibilità di utilizzare il proprio contenitore. Inoltre, i deputati intendono vietare l'uso delle cosiddette "sostanze chimiche per sempre" aggiunte intenzionalmente (PFAS) e del bisfenolo A negli imballaggi a contatto con gli alimenti. Queste sostanze sono ampiamente utilizzate per rendere ignifughi o impermeabilizzare gli imballaggi (in particolare gli imballaggi alimentari in carta e cartone), e sono state associate a una serie di effetti nocivi sulla salute.

Infine, tra le misure proposte figurano anche requisiti più stringenti affinché tutti gli imballaggi nell’UE siano considerati riciclabili, con la Commissione incaricata di adottare criteri per definire gli imballaggi “progettati per il riciclo” e “riciclabili su scala”; la garanzia da parte dei Paesi dell’UE che il 90% dei materiali contenuti negli imballaggi (plastica, legno, metalli ferrosi, alluminio, vetro, carta e cartone) venga raccolto separatamente entro il 2029; il vincolo per i fornitori di servizi online di aderire agli stessi obblighi di responsabilità estesa del produttore dei produttori.

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