Erano circa 330 le persone presenti in sala durante l’assemblea generale di Petcore 2024 (Bruxelles, 7-8 febbraio 2024), associazione europea in rappresentanza dell’intera filiera del PET. Più di 50 interventi sul palco con ampio spazio per nuove tecnologie e applicazioni, a descrivere lo stato dell’arte dell’industria europea del PET, in un contesto che necessariamente ha dovuto confrontarsi con dinamiche globali fortemente condizionate dalla situazione geopolitica causata della guerra in Ucraina e dalla crisi nel Mar Rosso. Inevitabili le pesanti ricadute sul mercato energetico e della fornitura in generale e una situazione di svantaggio dell’industria europea rispetto alla concorrenza proveniente soprattutto dai mercati orientali che riescono a penetrare commercialmente in Europa con una certa facilità.
L’industria del PET e in particolare quella dell’imballaggio vivono un momento di passaggio che, secondo gli addetti ai lavori deve portare a sorpassare questa congiuntura, caratterizzata anche da uno scenario di politica ambientale e quadro normativo europeo che richiede un grande sforzo alle aziende per raggiungere la conformità legislativa e raggiungere gli standard richiesti per il settore.
Situazione invece favorevole per il riciclo e materiali riciclati che, sebbene debbano attutire gli sbalzi dei prezzi delle materie prime e dell’inflazione, risentono positivamente di una politica ambientale che spinge con forza la presenza del riciclato nei prodotti.
L’industria italiana, da sempre vicina all’associazione belga, era presente con numerose aziende che operano nel settore, tra le quali Sorema e Amut come Gold sponsor dell’evento.