Tetra Pak ha partecipato a Ecomondo (Rimini, 8-11 novembre) con uno spazio interamente dedicato alla circolarità dei cartoni per bevande e alla catena del valore del riciclo. La presenza a Rimini dell’azienda, leader nella produzione di soluzioni per il trattamento e confezionamento di alimenti, si inserisce nella piú ampia cornice della campagna di comunicazione “Scegli la natura. Scegli il cartone.” con cui Tetra Pak sta condividendo i vantaggi dei cartoni per bevande in termini di sostenibilità ambientale e di economia circolare.
L’ambizione di riciclo di Tetra Pak viaggia su due binari paralleli. Da una parte, le confezioni alimentari devono essere riciclabili e circolari. Per questa ragione l’azienda, che da sempre propone soluzioni in grado di rispondere a questi criteri, sta lavorando per ottenere una confezione che contenga una ancora più alta percentuale di carta, utilizzi soltanto polimeri di origine vegetale e riduca o sostituisca la presenza di alluminio. Dall’altra, è importante far sì che le confezioni vengano raccolte correttamente e riciclate, solo così possono essere trasformate in nuovi prodotti utili, senza diventare mai rifiuti. Un’ambizione più che concreta quella di Tetra Pak che, grazie alla collaborazione con i suoi partner, punta quasi a raddoppiare nei prossimi tre anni il tasso di riciclo dei cartoni per bevande, per raggiungere la quota del 60% nel 2025.
Paolo Maggi, Presidente Tetra Pak South Europe ha affermato:
L’economia circolare ha un ruolo fondamentale nella riduzione dell’impatto ambientale dei consumi. Per questo lavoriamo con costante determinazione per far sì che le nostre confezioni siano ancora più sostenibili, riciclabili e riciclate. Ma perché queste vengano correttamente raccolte, riciclate e trasformate in nuovi prodotti, c’è bisogno di un impegno condiviso. Per questo vogliamo condividere con consumatori, clienti, partner e istituzioni il nostro impegno e l’importanza di creare e consolidare le sinergie necessarie per raggiungere nuovi e ancora più ambiziosi traguardi.
