CORIPET a gonfie vele

Il Consorzio CORIPET, dopo aver finalmente ottenuto il riconoscimento come sistema autonomo con decreto del MITE lo scorso luglio, ora comunica l’abbassamento del proprio Contributo di Riciclo.

CORIPET, il consorzio volontario, autonomo, senza fini di lucro che opera nella gestione del riciclo delle bottiglie PET sta vivendo un momento sicuramente importante in quanto dopo l’ottenimento del riconoscimento formale quale “Sistema autonomo per la gestione diretta degli imballaggi in PET per liquidi alimentari”, ponendosi di fatto come antagonista all’esistente sistema che gestisce i rifiuti di imballaggi plastici, precorre le disposizioni della Direttiva SUP, prevedendo un incentivo – l’abbassamento del Contributo di Riciclo (CRC) - per quelle aziende virtuose che progettano la bottiglia in PET seguendo le indicazioni comunitarie inerenti l’obbligo di mantenere il tappo attaccato alla bottiglia dopo la sua apertura. Gesto che sicuramente verrà apprezzato dai produttori di bottiglie.

Seguendo questa politica, CORIPET abbassa il proprio Contributo di Riciclo (CRC) da 198 euro a 184 euro/tonnellata per le bottiglie in PET (e relative preforme-materie prime) a partire dall’inizio del nuovo anno. Con il riconoscimento di sistema autonomo, CORIPET può infatti applicare un proprio corrispettivo che rappresenta la forma di finanziamento con cui CORIPET ripartisce i costi di gestione del fine vita degli imballaggi immessi sul mercato dai propri consorziati, assolvendo così agli obblighi della “responsabilità estesa del produttore” (EPR).

Altra novità riguarda il contributo per i tappi, perché CORIPET applicherà il contributo di 184 euro/ton (al posto di 400 euro/ton) per i soci che, anticipando l’obbligo del 2024, hanno già dotato le bottiglie dei nuovi tappi che restano attaccati ai contenitori. Infatti, dal 2024 in base alla direttiva SUP (Single Use Plastics), il tappo delle bottiglie in PET fino a 3 litri, dopo l’apertura, dovrà restare attaccato alle bottiglie.

L’abbassamento del CRC – afferma Corrado Dentispresidente CORIPET – ha una valenza significativa per i nostri consorziati, con evidenti risparmi economici ma non solo. Mantenendo il contribuito fermo a 184 euro/tonnellata nel caso in cui le bottiglie PET presentino le nuove chiusure in linea con la direttiva SUP, intendiamo incentivare i nostri consorziati verso il passaggio al cambio di tappo, che naturalmente ha un minor impatto ambientale”. 

Riportiamo infine l’informativa che CORIPET ha pubblicato a fine luglio sul proprio sito in merito all’ottenimento dello status di sistema autonomo.

Il Ministero della Transizione Ecologica, con Decreto 44 del 28 luglio 2021, riconosce in via definitiva CORIPET come sistema volontario e autonomo per la gestione diretta degli imballaggi in PET per liquidi alimentari, in linea con l’applicazione delle direttive europee sull’EPR.

Un traguardo “storico” – si tratta del primo e al momento unico sistema autonomo EPR con competenza sugli imballaggi primari e che vanta rapporti stabili con ANCI e i Comuni italiani – arrivato a conclusione di un iter iniziato il 12 aprile del 2016 con l’istanza di riconoscimento come sistema autonomo e la presentazione del progetto di attività di CORIPET da parte dei sei soci fondatori (oggi cresciuti sino a raggiungere i 50 consorziati). Questo il primo passo che diede l’avvio, com’è consueto in questa tipologia di richieste al MITE, al processo bifasico per ottenere il riconoscimento provvisorio prima – conseguito ad aprile 2018 sulla base di un’approfondita analisi dei materiali progettuali presentati in fase di istanza – e quello definitivo poi – oggi, 28 luglio 2021, sulla base dell’effettivo operato del Consorzio, analizzato anche dal sistema di controllo ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale).

Il termine della fase provvisoria, previsto originariamente ad aprile  2020 e poi rinviato al 30 giugno 2021 considerati gli ostacoli anticoncorrenziali subiti da CORIPET e l’emergenza sanitaria COVID, con rilascio dunque del riconoscimento definitivo, giunge oggi grazie ai risultati positivi di ogni verifica effettuata sull’attività del Consorzio: la proposta presentata in fase iniziale sotto forma di progetto ha infatti trovato rispondenza effettiva nelle azioni concrete di CORIPET che oggi presenta una stabile rete di rapporti con ANCI, i Comuni italiani e gli altri operatori del settore e anche – come elemento innovativo ed integrativo rispetto alla raccolta tradizionale – una rete sempre più estesa di ecocompattatori intelligenti per l’intercettazione e l’avvio al riciclo di bottiglie in pet alimentare destinate a tornare nuovamente bottiglie.

Il riconoscimento definitivo non è un punto di arrivo, bensì una nuova spinta per ampliare ulteriormente il nostro circuito di raccolta e avvio a riciclo e in particolare l’innovativo modello selettivo di riciclo bottle to bottle: la prima filiera italiana chiusa per il riciclo del PET si conferma un valido sistema di economia circolare che sa rispondere agli obiettivi della Direttiva packaging 94/62/CE e della Direttiva SUP 2019/904 e contribuisce in modo fattivo alla messa in atto dell’Agenda Onu 2030.