Una risposta sostenibile ed economica all’inflazione

Una ricerca commissionata da Eviosys offre uno profilo del consumatore europeo.

Eviosys, azienda leader nella produzione di imballaggi in metallo, festeggia il suo primo anno come gruppo indipendente mettendo al primo posto la sostenibilità. Grazie a un sondaggio eseguito su base europea, il 72% del campione dichiara che non scenderà a compromessi sulla sostenibilità, nonostante le crescenti preoccupazioni sull'inflazione e l'aumento del costo della vita.

Il 61% degli intervistati è infatti disponibile a pagare di più per prodotti confezionati in modo sostenibile e gli imballaggi in metallo sono una risposta coerente a questa domanda. Completamente riciclabili, presentano una serie di ulteriori caratteristiche green, come, ad esempio il fatto che non necessitino di refrigerazione e agevolino la conservazione dei cibi. L’aumento dell’inflazione ha avuto un forte impatto sui comportamenti d’acquisto. Non è un caso, infatti, che il 38% stia pianificando spese più contenute per le imminenti festività Natalizie e il 30% preveda di regalare cioccolatini e caramelle in edizione limitata e confezionati in scatole di metallo. Una scelta compiuta dal 22% nel Regno Unito, dal 33% in Germania, dal 52% in Spagna e dal 13% in Francia.

Interessante notare che la percezione sulla qualità del cibo in scatola varia in modo significativo da paese a paese, laddove il 31% dei consumatori spagnoli e un quarto dei tedeschi lo considerano un prodotto di qualità elevata, opinione condivisa da un più contenuto 11% dei consumatori inglesi.

Guardando alla sostenibilità, infine, l'81% dei consumatori si preoccupa dell'ambiente e il 61% prenderebbe in considerazione l'idea di pagare di più per un prodotto confezionato in modo sostenibile, identificato come imballaggio in metallo dal 74% degli intervistati. In linea con le istanze di maggiore consapevolezza ambientale, Eviosys ha presentato il suo nuovo programma ESG, Preserve Together, con l’obiettivo di accelerare il processo di decarbonizzazione e ridurre l'impronta di carbonio dei propri prodotti nelle categorie 1 e 2 del 20% entro il 2027 (rispetto al 2020) sulla strada per Net Zero entro il 2050.

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