Stanziati 4,8 milioni di euro all’Università degli Studi di Perugia per il progetto Polymeer

La professoressa Assunta Marrocchi, del dipartimento di chimica, biologia e biotecnologie e la professoressa Ombretta Marconi, del dipartimento di scienze agrarie, alimentari e ambientali dell’Università degli Studi di Perugia e direttrice del centro di ricerca per l'eccellenza della birra (CERB), hanno ottenuto un finanziamento di circa 4,8 milioni di euro per il progetto Polymeer.

Ideato dalle docenti perugine, Polymeer ha l’obiettivo di sviluppare nuovi polimeri, copolimeri e miscele polimeriche per sostituire le plastiche tradizionali, utilizzando le trebbie (residuo dell’ammostatura costituito dalle scorze del malto e da altre parti per le quali non avviene la saccarificazione, utilizzato come foraggio) residue della produzione della birra. La produzione globale di trebbie sfiora i 40 milioni di tonnellate all'anno, di cui 8 milioni in Europa. La gestione di questo sottoprodotto è problematica a causa della sua abbondanza, dell'elevato contenuto di umidità e dell'alta carica microbica, che ne riducono drasticamente la durata di conservazione.

Il progetto punta all’innovazione e alla sostenibilità valorizzando le trebbie di birra e trasformandole in nuovi materiali, intrinsecamente riciclabili e/o biodegradabili, progettati per soddisfare requisiti tecnici specifici per diversi settori di applicazione: il settore agricolo, dove sono richieste resistenza alla degradazione UV, proprietà di barriera e biodegradabilità nel suolo; l'imballaggio utilizzato per il trasporto e la manipolazione sicura dei prodotti - da poter utilizzare nella stessa filiera della birra, ma anche in tutti i settori che prevedono un confezionamento - che richiede proprietà specifiche di durabilità, resistenza ed elasticità; e il settore tessile per l'industria automobilistica, dove sono richieste proprietà di ritardo di fiamma e antimicrobiche, resistenza ai raggi UV, idrofobicità e oleofobicità.

Il progetto, di durata quadriennale, prenderà il via il prossimo settembre e vedrà la partecipazione di 13 partner, fra atenei, centri di ricerca e tecnologia e aziende, coordinati dall’Università degli studi di Perugia tra cui: Università degli Studi La Sapienza di Roma, Universiteit Twente (Olanda), Birra Peroni, Fraunhofer Gesellschaft zur Forderung der Angewandten Forschung (Germania).

Tags