La confezione ideale? Quella che garantisce sicurezza

Il Tetra Pak Index 2020 (13a edizione) indaga il rapporto tra sicurezza alimentare, ambiente e pandemia globale. Lo scenario inaspettato ha dato origine a nuovi timori e modificato le esigenze dei consumatori, che cercano di bilanciare le priorità critiche dell’esistenza umana tra cibo sicuro e sostenibilità del pianeta, ridefinendo così le regole base per l’industria.

COVID 19 (64%), problemi ambientali (49%), problemi economici (47%) e sicurezza alimentare (40%) sono le maggiori preoccupazioni espresse dal panel degli intervistati, che danno corpo al Rapporto Tetra Pak Index 2020, voluto da Tetra Pak e realizzato in collaborazione con Ipsos.

Di fatto, la pandemia ha innescato un aumento significativo dei timori circa la sicurezza alimentare e la catena di approvvigionamento che, insieme, si attestano al 40% (rispettivamente 27% e 13%), rispetto al 30% ottenuto dalle due categorie presentate come tema unico nel 2019.

Più dei due terzi dei consumatori (68%) ritiene che la sicurezza alimentare sia un problema di primaria importanza, e il 50% pensa che sia responsabilità dei produttori migliorarla. Alla sicurezza è direttamente collegata la salute: il 60% degli intervistati è infatti attento ad acquistare cibo igienico e sicuro.   

Il ruolo del packaging. La pandemia ha rafforzato la necessità di imballaggi ad alte prestazioni, capaci di prolungare la shelf life degli alimenti e aumentarne l’accessibilità, con l’obiettivo di ridurre il food waste.

Aumenta la propensione verso imballaggi che siano anche riciclabili, nonché in grado di limitare l’impatto ambientale con il ricorso a materiali e a logiche di distribuzione a basse emissioni di carbonio.

Il comparto food & beverage si trova quindi di fronte all’opportunità unica di implementare un packaging alimentare che soddisfi tutti questi requisiti. Da parte sua, Tetra Pak è impegnata a creare la soluzione definitiva per il confezionamento sostenibile degli alimenti: una confezione di cartone realizzata esclusivamente con materiali riciclati o ottenuti in modo responsabile da fonti rinnovabili, completamente riciclabile e a impatto zero, in modo da consentire la distribuzione a temperatura ambiente e soddisfare i requisiti di sicurezza alimentare.

Un’etichettatura chiara contro lo spreco. Il Tetra Pak Index 2020 evidenzia anche come il consumatore stia acquisendo consapevolezza in merito allo spreco alimentare, rivelatosi una preoccupazione per più di tre quarti degli intervistati.

L’impatto del Covid-19 sulle catene di approvvigionamento ha infatti accelerato la consapevolezza dello spreco come problema urgente (77% dei consumatori), su cui tutti sono chiamati a intervenire.

A tale riguardo, il sistema di etichettatura poco chiaro rappresenta una barriera per il consumatore, quindi, un ambito in cui i marchi possono migliorare la comunicazione. Dal sondaggio emerge che il 39% dei consumatori globali butta gli alimenti perché la data di consumo preferibile è stata superata, anche se i prodotti non hanno un odore o un aspetto sgradevole, il 30% non considererebbe “mai” di consumare un prodotto dopo la data di scadenza, e un ulteriore 36% lo farebbe solo per certi prodotti.

In tal senso le cosiddette etichette di scadenza intelligenti, in grado di segnalare al consumatore se un prodotto è ancora sicuro per il consumo, potrebbero essere un grande aiuto.