La società statunitense Aptar Closures fornisce imballaggi e soluzioni tecnologiche per il dosaggio e l'erogazione che permettono ai principali marchi mondiali di raggiungere i loro obiettivi in termini di sostenibilità e riciclabilità. Grazie ad alcune collaborazioni particolarmente strategiche, l’azienda progetta, produce e commercializza soluzioni che migliorano l'esperienza del consumatore e creano opportunità di crescita per i proprietari di marchi.
Il tappo sportivo Rocket è un esempio dell’impegno e della volontà di sviluppare soluzioni innovative in grado di migliorare l'esperienza del consumatore. ACTIPH Water, la prima acqua alcalina ionizzata in bottiglia in Europa, ha scelto il tappo sportivo Rocket di Aptar Closures per la sua chiusura visibile e a prova di manomissione. Questo sistema è stato progettato per facilitare il riciclo, è conforme alla direttiva europea sulle plastiche monouso (SUP) per i tappi delle bevande e aiuta ACTIPH Water a soddisfare le aspettative dei consumatori in termini di sicurezza rispondendo nel contempo alla crescente richiesta di soluzioni completamente riciclabili.
L'approccio di Aptar Closures, incentrato sul cliente, ha portato anche a una stretta collaborazione con Starbucks e Nestlé al fine di sviluppare un sistema di chiusura ed erogazione per creme di caffè. Per soddisfare le richieste dei due partner, l'azienda statunitense ha ideato una chiusura composta da due componenti, aumentandone la praticità grazie all'esclusivo sistema a pressione, che consente di aprirla con una sola mano, e rendendola attrattiva anche sugli scaffali. La chiusura, pur essendo ultraleggera, non compromette il suo grado di riciclabilità e mantiene elevate le sue prestazioni.
Pertanto, l'innovazione e la sostenibilità sono fondamentali anche nella progettazione e nella produzione di chiusure per l'erogazione che devono resistere alle difficili condizioni dell'e-commerce. Infatti, i proprietari di marchi e i rivenditori spesso fanno un uso eccessivo di imballaggi terziari per proteggere le confezioni da urti o perdite durante il trasporto che, oltre a creare una spiacevole esperienza di disimballaggio per i consumatori, genera maggiori rifiuti non sempre riciclabili. Ripensando l'imballaggio primario per l'e-commerce, i brand owner possono quindi ridurre i rifiuti complessivi, il consumo di energia, i prodotti danneggiati e, di conseguenza, i costi associati ai danni di spedizione, anche per cercare di alleviare gli effetti che le azioni attuali dell'uomo hanno sull'ambiente.