Amcor e Berry Global Group hanno raggiunto un accordo definitivo per una fusione che le vedrà unirsi in un’operazione interamente basata su scambio di azioni. Questa combinazione strategica unirà due leader nel settore del packaging, dando vita a un’unica realtà con un portafoglio completo di soluzioni sostenibili per soddisfare le esigenze di consumatori e aziende a livello mondiale.
Gli azionisti di Berry riceveranno 7,25 azioni Amcor per ogni azione Berry posseduta, risultando in una distribuzione delle quote pari al 63% per gli azionisti di Amcor e al 37% per quelli di Berry. L'operazione, approvata all’unanimità dai consigli di amministrazione di entrambe le aziende, attribuisce a Berry un valore di 73,59 dollari per azione e rappresenta un passo fondamentale per il settore del packaging sostenibile.
La nuova società combinata sarà una forza trainante per l’innovazione nel packaging, con un’offerta che spazia dai film flessibili ai contenitori e chiusure, fino a soluzioni avanzate per il settore healthcare. La fusione permetterà di ampliare l’adozione di materiali riciclati e alternative sostenibili, rispondendo alle crescenti richieste di packaging circolare.
Una nuova era per il packaging sostenibile
L’unione tra Amcor e Berry pone le basi per trasformare il settore del packaging attraverso soluzioni che non solo riducono l’impatto ambientale, ma accelerano il passaggio a un’economia circolare. La combinazione delle rispettive competenze rafforzerà l'offerta di prodotti riciclati e riciclabili, come formati innovativi in carta ad alta barriera, tecnologie di alleggerimento di nuova generazione e imballaggi progettati per il riuso e il riciclo.
Valore per il futuro
La fusione non si limiterà a consolidare la leadership delle due aziende, ma rappresenterà una piattaforma di innovazione unica con investimenti annuali in ricerca e sviluppo pari a 180 milioni di dollari, supportati da 1.500 professionisti e 10 centri di innovazione nel mondo.