Uno degli aspetti positivi più evidenti della stampa diretta di Omso sul packaging primario è il ridotto impatto ambientale associato ai processi di decorazione e finitura.
Tradizionalmente, l'uso di etichette e adesivi per l’imballo implica un consumo elevato di materiali aggiuntivi come carta, polimeri e sostanze chimiche usate per gli adesivi con un conseguente incremento dell'uso di risorse naturali e di energia che ha un impatto significativo sull'ambiente e sulla fase di riciclo. Infatti, per smaltire correttamente il packaging etichettato l’utilizzatore finale dovrà separare il contenitore dall’etichetta, con il rischio di lasciare residui di materiali incompatibili con il materiale di cui è composto il packaging che resterà contaminato.
Proprio per superare questi ostacoli, la stampa diretta applica gli inchiostri direttamente sulla superfice del contenitore, semplificando la fase di smistamento e trattamento dei rifiuti e migliorando l'efficienza del riciclo. Questo riduce il rischio di contaminazione da materiali incompatibili, incrementando la qualità del prodotto riciclato e favorendo un'economia circolare più efficace.
In fase di smaltimento, infatti, la stampa non influisce sulla divisione dei materiali che avviene esclusivamente in base ai polimeri (tra cui PP, PET, HDPE e PVC) e non alla decorazione presente sull’imballaggio, poiché l’inchiostro non rappresenta un ostacolo in fase di riciclo della plastica. Infatti, la stampa non modifica la natura del materiale, consentendo al packaging monomateriale di conservare le proprie caratteristiche. In questo modo lo smaltimento del prodotto risulta molto più semplice da parte dell’utilizzatore finale e la qualità del materiale riciclato più elevata.
L’utilizzo delle macchine servo-assististe di Omso per la stampa diretta garantisce un minore dispendio di energia grazie a motori ad alta efficienza energetica. Inoltre, come noto, l’utilizzo delle lampade UV Led per l’essiccazione dell’inchiostro riducono fino al 70% il consumo energetico rispetto alle lampade a vapori di mercurio, azzerando la produzione di gas serra come l’ozono, evitando la produzione e lo stoccaggio di materiali aggiuntivi come carta, polimeri e sostanze chimiche.