Il MITE riprende in mano la Strategia nazionale per l’economia circolare

È stato pubblicato il documento per la consultazione pubblica sulla nuova Strategia nazionale per l'economia circolare (SEC). La consultazione inizia oggi 30 settembre 2021 e si concluderà il 30.11.2021.

La Strategia Nazionale per l'Economia Circolare (SEC) è prevista dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e punta a fornire un quadro conoscitivo e strategico sull'economia circolare.

Il Ministero della Transizione Ecologica, in collaborazione con il Mise e con il supporto di ISPRA ed Enea, ha avviato l’aggiornamento della strategia nazionale sull’economia circolare, elaborata nel 2017. Il documento di inquadramento e di posizionamento strategico del 2017 era stato intitolato Verso un modello di economia circolare per l’Italia la cui attuazione esecutiva era stata però demandata dal Governo all’esecutivo successivo e non ha mai avuto seguito.

Oggi il Ministero per la Transizione Ecologica rispetta ciò che aveva dichiarato nel marzo 2021: “Nel mese di settembre prenderà il via la consultazione pubblica sulla strategia, che comprenderà le azioni dell’Italia in coerenza con il Piano Europeo di Azione sull’economia circolare”.

Con la nuova “Strategia nazionale per l’economia circolare”, incentrata su ecoprogettazione ed ecoefficienza, innovazione di prodotto, bioeconomia, blue economy, materie prime critiche, si intende definire i nuovi strumenti amministrativi e fiscali per potenziare il mercato delle materie prime seconde, la responsabilità estesa del produttore e del consumatore, la diffusione di pratiche di condivisione e di “prodotto come servizio”, supportare il raggiungimento degli obiettivi di neutralità climatica, definire una roadmap di azioni e di target misurabili di qui al 2040.

La nuova strategia comprenderà le seguenti misure:

  • un nuovo sistema digitale di tracciabilità dei rifiuti che possa consentire, da un lato, lo sviluppo di un mercato delle materie prime seconde, dall’altro il controllo e la prevenzione di fenomeni di gestione illecita dei rifiuti;
  • lo sviluppo di sistemi di incentivazione fiscale per supportare l’utilizzo di materiali derivanti dalle filiere del riciclo;
  • una revisione del sistema di tassazione per rendere il riciclo più conveniente dello smaltimento in discarica;
  • la promozione del diritto al riuso e alla riparazione;
  • la riforma dei sistemi di EPR (Extended Producer Responsibility) e dei Consorzi per supportare il raggiungimento degli obiettivi comunitari;
  • il rafforzamento degli strumenti normativi esistenti (legislazione End of Waste, Criteri Ambientali Minimi) e l’applicazione di detti strumenti a settori strategici: costruzioni, tessile, plastiche, RAEE;
  • il supporto allo sviluppo di progetti di simbiosi industriale, anche attraverso strumenti normativi e finanziari.

Al fine di predisporre il documento condiviso di risposta alla consultazione, CONFINDUSTRIA informa che sarà convocato a breve il GDL di Confindustria “Transizione ecologica ed economia circolare”.