Il 24 aprile tredici organizzazioni hanno annunciato di aver formato una nuova alleanza sotto il nome di "Together for Sustainable Packaging". Tra i membri figurano diverse catene di ristoranti e aziende specializzate nella produzione di imballaggi in carta e cartone e l’associazione europea EPPA (European Paper Packaging Alliance).
In una lettera aperta, l'alleanza chiede ai presidenti delle tre istituzioni europee, Ursula von der Leyen, Roberta Metsola e Charles Michel, di "sospendere" i negoziati sul regolamento degli imballaggi, mettendo nuovamente in discussione lo studio sull’impatto condotto dalla Commissione, in particolare sugli obblighi di riutilizzo.
L'alleanza chiede alla Commissione europea di porre l'intero ciclo di vita del prodotto al centro della sua visione di un'economia circolare e non metta al bando le soluzioni di imballaggio più sostenibili.
Le ultime evidenze provengono da un nuovo studio sull'analisi del ciclo di vita, che dimostra che gli imballaggi riciclabili a base di carta utilizzati nel settore delle consegne di cibo e dei takeaway offrono vantaggi ambientali significativi rispetto ai sistemi riutilizzabili in 12 "categorie di impatto", tra cui il cambiamento climatico, il consumo di acqua dolce e l'esaurimento delle risorse.
Di fronte alle crescenti critiche, la Commissione europea ha difeso la sua valutazione d'impatto sugli imballaggi. Aurel Ciobanu-Dordea, della DG Ambiente, di fronte agli eurodeputati della commissione Agricoltura del Parlamento europeo (AGRI) ha assicurato:
Questa legislazione è accompagnata da una valutazione d'impatto completa, in cui sono stati presi in considerazione tutti gli elementi.
Il rappresentante della Commissione non ha risposto alle ripetute critiche degli eurodeputati di diversi gruppi (PPE, ECR, Renew, S&D), che chiedono più dati sull'impatto del regolamento proposto dalla Commissione sul settore agroalimentare.
In seguito a tale seduta sono pervenute 81 richieste di audizione. A queste occorre aggiungere 17 richieste in via autonoma. Visto l'alto numero di richieste avanzate e il termine per l'esame del provvedimento - il 14 giugno - le presidenze hanno chiesto ai gruppi di valutare la possibilità di ridurre il numero delle richieste di audizioni.
Non è noto, al momento, quando le Commissioni riunite Ambiente e Attività produttive avvieranno il ciclo di audizioni.
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