Innova Group, produttore italiano di imballaggi in cartone, da sempre attenta al tema della sostenibilità, si impegna annualmente a eseguire la verifica, la quantificazione e la rendicontazione delle emissioni di gas a effetto serra sulla base della Corporate Carbon Footprint, anche noto come bilancio di CO₂. La Carbon Footprint è la “fotografia” delle emissioni dirette e indirette dell’organizzazione; consente, quindi, di identificare la natura delle emissioni e le aree nelle quali è possibile attuare azioni di miglioramento. L’obiettivo per i prossimi anni è quello di portare il gruppo a essere carbon neutral. Per ottenere questo ambizioso risultato è stata pianificata una roadmap ben precisa e strutturata di investimenti verso la decarbonizzazione.
Il prossimo step verso la neutralità carbonica dei soli processi produttivi è quello pensato per lo stabilimento di Fontanella (BG), già corredato da un impianto fotovoltaico che oggi riesce ad autoprodurre circa il 30-40% del proprio fabbisogno energetico. Nei primi mesi del 2023, per questo stabilimento è prevista la compensazione volontaria con crediti di carbonio certificati per la CO2 non ancora evitata, relativa alle emissioni dirette e indirette (scope 1 e scope 2).
Seguirà lo stesso iter il neonato stabilimento bresciano di Borgo San Giacomo, che nel 2023 verrà dotato di un importante impianto fotovoltaico, in grado di autoprodurre energia elettrica green per il 90% del suo fabbisogno, raggiungendo così nel 2024 lo stesso risultato dello stabilimento di Fontanella.
L’impegno di Innova Group per il futuro sarà quello di continuare a contribuire “all’obiettivo globale di zero emissioni”, investendo nella transizione ecologica ed estendendo le “emissioni zero” all’intera organizzazione comprendendo lo scope 3, ovvero tutte le emissioni connesse all’attività dell’azienda che non rientrano nello Scope 1 e nello Scope 2 (le emissioni relative alla mobilità dei dipendenti, alla catena di fornitura, all’utilizzo dei beni prodotti, ecc.).