Kaust, università e centro di ricerca saudita, ha deciso di collaborare con due aziende cinesi, Shandong Lianxin Environmental Protection Technology e Hangzhou Hecai Technology, per produrre plastiche verdi mediante policarbonati alifatici ad alta massa molare destinate a prodotti biomedici e imballaggi alimentari che favoriscono alcuni aspetti divenuti ormai essenziali per l’ambiente, quali elevata biodegradabilità, bassa tossicità ed eccellenti caratteristiche di biocompatibilità.
Il professore emerito di chimica Ibn Al-Aytham Yves Gnanou, il dottor Xiaoshuang Feng e il loro team di ricerca di Kaust hanno sviluppato un metodo innovativo per produrre policarbonati alifatici utilizzando CO2, quindi con minore impronta ecologica, e materie prime provenienti da fonti sostenibili, senza l'uso di metalli tipicamente utilizzati nella produzione di plastiche, che verranno commercializzati entro i prossimi due anni.
Feng ha spiegato che i policarbonati studiati da Kaust costituiscono un'eccellente barriera contro l'ossigeno e l'umidità, diventando così la plastica “perfetta” per gli imballaggi che devono essere protetti dall'ossidazione.
Il professor Gnanou ha dichiarato:
Questo rappresenta il primo caso in cui è stato formulato un piano completo per l'industrializzazione dei policarbonati alifatici ad alta massa molare attraverso un accordo di sviluppo congiunto. Ho iniziato a pensare alle plastiche biodegradabili diversi anni fa e sono soddisfatto di aver sviluppato un materiale che può essere completamente convertito in acqua e CO2 attraverso la degradazione enzimatica alla fine del suo ciclo di vita. Il nostro prodotto non graverà sull’ambiente.
Nella fase iniziale, Hangzhou Hecai Technology metterà a disposizione gli impianti per scalare la sintesi dei policarbonati fino a 10 kg utilizzando il protocollo di Kaust, mentre nella fase successiva, Shandong Lianxin Environmental Protection Technology sfrutterà le proprie capacità industriali per pilotare la produzione di policarbonati alifatici ad alta massa molare, con l'obiettivo di ottenere una produzione di 1 tonnellata prima dell'industrializzazione su larga scala.