In occasione di Cibus, è stato presentato l’Osservatorio Packaging del largo consumo curato da Nomisma con i risultati dell’indagine sui comportamenti di consumo degli italiani, sempre più attenti ai temi della salute, della nutrizione e della sostenibilità, con particolare attenzione al ruolo svolto dal packaging.
“Gli italiani sono sempre più attenti anche alla sostenibilità, che resta al centro delle loro azioni quotidiane: per il 62% la sostenibilità è difatti un elemento fondamentale da valutare nelle scelte di acquisto, mentre per quasi 1 consumatore su 3 incide direttamente sui comportamenti di spesa. In tale scenario il packaging gioca senz’altro un ruolo da protagonista: per 2 italiani su 3 la confezione ha infatti un ruolo decisivo nelle scelte d’acquisto di cibi e bevande, mentre per 1 su 2 rappresenta un aspetto cruciale per contribuire a rendere un prodotto alimentare più rispettoso per l’ambiente. Non a caso le caratteristiche più ricercate dagli italiani che vogliono un packaging sostenibile sono: no over-pack, interamente riciclabile e biodegradabile” ha commentato Emanuele Di Faustino, responsabile della divisione industria, retail & servizi di Nomisma.
A guidare le caratteristiche di sostenibilità che le famiglie ricercano maggiormente quando vogliono acquistare un prodotto con un packaging sostenibile, è l’assenza di un eccesso di imballaggio (considerata prioritaria per il 45% dei consumatori), seguita dal fatto che la confezione sia interamente riciclabile (43%), oppure compostabile/biodegradabile (38%), o realizzata con materiale riciclato (35%) o plastic-free (29%). Forte attenzione si denota anche per le confezioni più volte riutilizzabili, o prodotte con un uso responsabile delle risorse.
Il packaging riveste un ruolo importante anche negli healthy food, ossia quei prodotti alimentari e bevande a cui il consumatore riconosce effetti benefici per la salute e il benessere fisico e mentale della persona. Negli alimenti vegani e vegetariani le caratteristiche del packaging capaci di catturare l’attenzione dei consumatori riguardano in primis la presenza di certificazioni che attestino l’origine 100% vegetale degli ingredienti (54%), seguita dalla sostenibilità ambientale della confezione (51%), dalle informazioni nutrizionali (44%), presenza di immagini che richiamano il mondo veg (32%), materiali del packaging (32%).
Nei prodotti free from, invece, a influenzare maggiormente il consumatore sono le informazioni nutrizionali (53%), la presenza in etichetta dell’indicazione “assenza di” (52%), la sostenibilità ambientale della confezione (40%), presenza di certificazioni che attestino l’assenza di specifici prodotti (33%), enfasi sull’indicazione 0% di (28%), materiale del packaging (20%). Le informazioni nutrizionali sono una caratteristica attrattiva anche per il 52% dei consumatori interessati ai cibi rich in e con effetti benefici, seguite dalla presenza in etichetta dell’indicazione “prodotto arricchito di” (42%), e dalla sostenibilità ambientale della confezione. Nel caso degli alimenti iperproteici e sostitutivi del pasto, maggiore importanza viene data alle informazioni nutrizionali (52%), seguita dalla sostenibilità ambientale della confezione (35%) e indicazioni su gusto e sapore (33%).