Il 2 marzo a Nairobi (Kenya), Capi di Stato, ministri dell'ambiente e rappresentanti di 175 nazioni hanno approvato una storica risoluzione all'Assemblea delle Nazioni Unite per l'Ambiente (UNEA-5) con l'obiettivo di porre fine all'inquinamento da plastica e forgiare un accordo internazionale legalmente vincolante entro il 2024. La risoluzione affronta l'intero ciclo di vita della plastica, compresa la sua produzione, progettazione e smaltimento. Intitolata "End Plastic Pollution: Towards an international legally binding instrument", la risoluzione è stata adottata a conclusione di tre giorni di riunione dell’UNEA-5.2, alla quale hanno preso parte oltre 3400 partecipanti in presenza e 1500 online provenienti da 175 Stati membri delle Nazioni Unite.
"Sullo sfondo delle turbolenze geopolitiche, l'Assemblea delle Nazioni Unite per l'Ambiente mostra il meglio della cooperazione multilaterale", ha affermato il presidente dell'UNEA-5 e Ministro norvegese per il clima e l'ambiente, Espen Barth Eide. “L'inquinamento da plastica è diventato un'epidemia. Con la risoluzione di oggi siamo ufficialmente sulla buona strada per una cura”.
La risoluzione, basata su tre bozze iniziali proposte da varie nazioni, istituisce un Comitato Intergovernativo di Negoziazione (INC), che inizierà i suoi lavori nel corso del 2022, con l'ambizione di completare una bozza di accordo globale giuridicamente vincolante entro la fine del 2024. L’intento è quello di presentare uno strumento giuridicamente vincolante, che rifletta diverse alternative per affrontare l'intero ciclo di vita della plastica, la progettazione di prodotti e materiali riciclabili e riutilizzabili e la necessità di una maggiore collaborazione internazionale per facilitare l'accesso alle tecnologie, il rafforzamento delle capacità e la cooperazione scientifica.
Il Programma delle Nazioni Unite per l'Ambiente (UNEP) convocherà un forum entro la fine del 2022 aperto a tutte le parti interessate in concomitanza con la prima sessione dell'INC, per condividere conoscenze e pratiche in diverse parti del mondo. Il forum faciliterà le discussioni aperte e assicurerà che queste siano informate dalla scienza, riferendo periodicamente sui progressi raggiunti nel corso dei prossimi due anni. Infine, al termine dei lavori dell'INC, l'UNEP convocherà una conferenza diplomatica per adottarne l'esito e aprirlo alle firme dei singoli Paesi.
Inger Andersen, direttore esecutivo dell'UNEP ha affermato: “Oggi rappresenta il trionfo del pianeta Terra sulla plastica monouso. Questo è l'accordo ambientale multilaterale più significativo dall'accordo di Parigi. È una polizza assicurativa per questa generazione e per quelle future, che potranno convivere con la plastica e non esserne condannate".
“Deve essere chiaro che il mandato dell'INC non concede a nessuno degli interessati una pausa di due anni. Parallelamente ai negoziati su un accordo internazionale vincolante, l'UNEP lavorerà con qualsiasi Governo e impresa della filiera per prendere le distanze dalla plastica monouso, nonché per mobilitare finanziamenti privati e rimuovere gli ostacoli agli investimenti nella ricerca e in una nuova economia circolare”, ha aggiunto Andersen.
La risoluzione, intitolata "End Plastic Pollution: towards an international legally binding instrument" è stata adottata a conclusione della riunione di tre giorni dell’UNEA-5.2, alla quale hanno preso parte oltre 3400 partecipanti in presenza e 1500 online provenienti da 175 Stati membri delle Nazioni Unite, di cui 79 ministri e 17 funzionari di alto livello.