Incentivare la raccolta dei sacchi di carta vuoti, una volta utilizzato il materiale in cantiere, per portarli a un impianto di riciclo e produrre carta riciclata per una nuova produzione di sacchi per altri prodotti in un vero processo di economia circolare. Questo è, in sintesi, il progetto “Fai la differenza, un sacco dopo l’altro” promosso da Mapei, multinazionale leader nella produzione di materiali chimici per l’edilizia, insieme a Consorzio REC (Recupero Edilizia Circolare), Cartiere SACI, Assocarta, Comieco, Assografici e Gipsac (Gruppo Italiano Produttore Sacchi Carta), per incentivare l’adozione di scelte più etiche nel mondo dell’edilizia.
Realizzata insieme ad altri progetti di sostenibilità che Mapei porta avanti con grande impegno e risultati, l’iniziativa ha l’obiettivo di declinare la sostenibilità anche sul piano del recupero del packaging dei prodotti in polvere per edilizia. La raccolta, volta esclusivamente all’incremento di materiale destinato a nuova vita, non è destinata unicamente ai sacchi Mapei ma a tutti i packaging aventi caratteristiche di riciclabilità con la carta.
Grazie a questo progetto le imprese possono conferire gratuitamente i sacchi vuoti nelle aree dedicate, denominate Centri Preliminari alla Raccolta, presso le rivendite di materiali edili adibite al recupero di rifiuti da costruzione e demolizione consorziate REC. Gli imballi conferiti ai centri di raccolta vengono poi smistati in impianti specializzati di gestione e selezione che li predispongono per l’avvio in cartiera, che potrà recuperarli in ottica di circolarità dandogli nuova vita.
Gli imballi multistrato in carta Mapei, sottoposti ad analisi UNI 11743 e a verifica di effettiva riciclabilità secondo il sistema di valutazione Aticelca 501 (Associazione Tecnica Italiana per la Cellulosa e la Carta) sono risultati classificabili A e B, ovvero “riciclabili con la carta” e hanno una resa in termini di fibre rispettivamente fino al 90% e fino all’80%, grazie a un apporto molto ridotto di colle e altre sostanze che possono disturbare il ciclo di recupero.
Nella fase pilota del progetto, vengono monitorate le quantità di imballi destinati al riciclo, con l’obiettivo di poter estendere questo virtuoso esempio di circolarità e di collaborazione nella filiera su tutto il territorio nazionale e aumentare la quantità di carta destinata al riciclo.