di Giampiero Zazzaro
Eviosys, uno dei principali produttori europei di imballaggi in alluminio con sede in Svizzera, nel 2021 ha ridotto del 5,6% le proprie emissioni di CO2, superando l'obiettivo prefissato in origine pari al 3%.
Il nuovo rapporto ESG di Eviosys ha rivelato che l'azienda sta accelerando il proprio processo di decarbonizzazione, volto a ridurre l'impronta di CO2 delle lattine e dei coperchi del 20% entro il 2027 per arrivare a zero emissioni entro il 2050.
Il colosso svizzero ha anche rivelato che punta a investire in tecnologie all'avanguardia per l'efficienza energetica, inclusi nuovi ossidanti, compressori e refrigeratori. Inoltre, grazie al passaggio all'energia rinnovabile, l’azienda sta compiendo rapidi progressi nella riduzione delle emissioni Scope 1 e 2, (ovvero quelle dirette, generate dall'azienda, e indirette, generate dall’energia acquistata per le proprie attività).
Tomás Lopez, CEO di Eviosys, ha commentato:
Gli imballaggi in metallo offrono un reale vantaggio dovuto alla riciclabilità infinita del materiale. Siamo orgogliosi dei rapidi progressi compiuti rispetto ai nostri ambiziosi obiettivi di decarbonizzazione. Grazie alla riduzione dell'impronta di CO2 dei nostri prodotti, stiamo creando un'economia circolare degli imballaggi".
L'acciaio e l'alluminio, riciclabili al 100% e in grado di garantire la loro totale integrità anche dopo il processo di riciclo, sono i materiali più diffusi per l’imballaggio a livello mondiale. In Europa, circa l'84% dell'acciaio viene riciclato, seguito dall'alluminio che raggiunge quota 76%.
Tra il 2009 e il 2019 la quota di mercato degli imballaggi in metallo è cresciuta dell'8% ed è previsto un ulteriore aumento del 4% tra il 2021 e il 2026.