Si è svolta il 15 ottobre presso la Camera dei Deputati la conferenza stampa "Misurare la sostenibilità, LCA come strumento per la definizione di policy", organizzata su iniziativa di Maria Chiara Gadda, vicepresidente della Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati, in collaborazione con Giflex - Gruppo Imballaggio Flessibile. L’incontro è servito a presentare le prime e uniche linee guida LCA in Italia per la valutazione su base scientifica dell’impatto ambientale degli imballaggi flessibili attraverso studi di Life Cycle Assessment.
È fondamentale promuovere politiche che coniughino innovazione e sostenibilità, garantendo che le aziende possano essere protagoniste di un cambiamento concreto e necessario anche per continuare a competere sul mercato. L’impatto ambientale delle produzioni non può essere approcciato con demagogia, ma con il buonsenso e le evidenze scientifiche. Le linee guida LCA elaborate da Giflex rappresentano uno strumento essenziale per misurare e rendicontare l’impatto ambientale, facilitando lo sviluppo di soluzioni sostenibili nel settore del packaging flessibile e garantendo una riduzione concreta dello spreco alimentare. Uno stimolo per le aziende ma anche per il legislatore. La sostenibilità non si declama a parole ma va praticata con azioni concrete e norme adeguate concertate tra pubblico e privato,
ha dichiarato Maria Chiara Gadda.
Per le imprese che producono imballaggi si rende necessario un metodo che fornisca una misura scientifica della sostenibilità in un’ottica di circolarità. Le linee guida LCA messe a punto dai comitati scientifici di Giflex intendono delineare un protocollo di lavoro destinato a tutte le aziende del settore dell’imballaggio flessibile e relativa filiera che perseguono obiettivi di ecodesign, circolarità e sostenibilità nella progettazione di soluzioni tecnologiche d’imballo,
ha sottolineato Alberto Palaveri, presidente di Giflex.
Le linee guida LCA di Giflex hanno altresì lo scopo di fornire un documento di posizionamento strategico verso un modello di economia circolare coerente con i principi di sostenibilità internazionali.
Il Regolamento europeo PPWR (Packaging and Packaging Waste Regulation) ci ha insegnato che vince il lavoro di squadra e quanto sia importante giocare d’anticipo e non in difesa. Per questo siamo qui oggi, per portare a conoscenza anche dei decisori istituzionali il nostro impegno e per meglio comprendere la collaborazione tra istituzioni e imprese per il raggiungimento di un obiettivo comune: la tutela dell’ambiente,
ha aggiunto Palaveri.
L’incontro ha inoltre posto al centro del dibattito la costruzione di una cultura per la sostenibilità e circolarità del packaging basata su scienza e competenze. A tal proposito, dopo gli interventi di Maria Chiara Gadda e Alberto Palaveri, sono intervenuti e ne hanno discusso: Cristian Chiavetta, responsabile del Laboratorio Strumenti per la Sostenibilità e la Circolarità dei Sistemi Produttivi e Territoriali di Enea, Andrea Minutolo, responsabile scientifico di Legambiente, Stefano Candiani, membro della Commissione Politiche UE della Camera dei Deputati, Raffaele Nevi, segretario della Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati.
Ringrazio Maria Chiara Gadda per questa giornata. Per noi è stato molto importante avere l’opportunità di raccontare chi siamo e cosa facciamo. Siamo un settore altamente tecnologico che lavora dietro le quinte dei grandi brand. I nostri pack sono icone dei nostri tempi. Proprio per questo vogliamo essere portatori di una cultura scientifica della sostenibilità e diventare un interlocutore competente per il legislatore al fine di favorire una politica ambientale in linea con quella industriale. Il cammino è lungo ma ci mettiamo in gioco,
ha concluso il presidente di Giflex.