Per andare incontro alle esigenze dell'imballaggio flessibile, settore che cerca costantemente di avere un sempre minor impatto ambientale, Xeikon, società belga che fornisce soluzioni per la stampa digitale, parte di Flint Group, ha lanciato la tecnologia Titon, grazie alla quale viene realizzato un toner con una nuova formula, che offre tutti i vantaggi degli inchiostri UV.
Frank Jacobs, product manager di Xeikon ha dichiarato: "Il settore degli imballaggi flessibili si sta muovendo verso soluzioni a base di carta, più sostenibili, in risposta alla forte domanda dei consumatori di alternative prive di plastica. Con la nuova tecnologia Titon, la società belga offre una soluzione sostenibile per una gamma inesplorata e più ampia di applicazioni, con l’obiettivo di fornire un supporto ai brand owner, ai progettisti e agli stampatori che desiderano aumentare l'uso di imballaggi in carta per prodotti alimentari."
Titon si basa sulla tecnologia a toner secco, che, grazie all'assenza di componenti liquidi, rappresenta la soluzione più sicura per gli alimenti nell’ambito della stampa digitale, anche quando viene impiegata soltanto la carta come barriera principale. Inoltre, questo tipo di inchiostro è completamente inodore e insapore, in modo da non alterare la percezione del prodotto da parte del consumatore. Grazie alle sue caratteristiche, questa soluzione è adatta a una vasta gamma di applicazioni a contatto, diretto e indiretto, con gli alimenti.
Inoltre, questo toner è resistente a graffi e sfregamenti, all'acqua, alla luce solare, alle temperature elevate e a diverse sostanze chimiche, pur essendo privo di qualsiasi tipo di barriera protettiva come verniciatura o plastificazione. Un’altra caratteristica è la capacità di resistere a temperature di termosaldatura che possono raggiungere i 220-260 ºC, elemento fondamentale per mantenere l'integrità dell'imballaggio e proteggere il prodotto.
Considerato che l’attenzione dei brand owner si sta spostando sempre più dalle soluzioni in plastica a quelle in carta, Titon è stato formulato per la stampa su numerosi tipi di materiali, compresa la carta. Questo aspetto ha un impatto diretto sull'OEE (Overall Equipment Effectiveness - Efficienza complessiva della risorsa produttiva, ovvero un indice di performance che misura la capacità produttiva delle macchine) della stampa digitale, in quanto consente di eliminare lavorazioni che allungano i tempi di produzione, generano maggiori scarti, richiedono maggiore manutenzione e possono compromettere la riciclabilità dell'imballaggio.
La prima macchina da stampa digitale a utilizzare la tecnologia Titon è Xeikon Cx500t, un nuovo modello della serie Cheetah, che raggiunge i 508 mm di larghezza consentendo ai fornitori di servizi di stampa di accedere a nuovi segmenti di mercato.