Con la partecipazione di brand leader a livello globale, come Amazon, Coop, Coca-Cola, Fater (JV P&G e Angelini), Massimo Zanetti Beverages. In esclusiva per il Forum l’intervento di Tim Letts, Deputy Director climate and energy di WWF, sul nuovo progetto mondiale promosso per sviluppare modelli sostenibili di business. Anche la FAO porterà un intervento legato alla sostenibilità in rapporto agli sprechi. Il futuro del packaging sostenibile è adesso: al Forum una vetrina di best practices e la presentazione dei dati inediti sulle tendenze in tema di acquisto e consumo sostenibile: le indagini di Nomisma, Nielsen, McKinsey, WPO (World Packaging Organisation).
La sostenibilità della produzione industriale, a cominciare dal packaging, sarà il tema caldo del Forum internazionale Packaging Speaks Green, in programma il 20 e 21 febbraio a Bologna (Sala Congressi FICO Eataly World), organizzato da Ucima e Fondazione FICO per favorire l’incontro e il confronto fra istituzioni, industrie e mondo accademico in tema di B2B e sviluppo sostenibile. Una questione ormai prioritaria per consumatori, aziende e istituzioni, nella consapevolezza della necessità di ridurre l’impatto ambientale della filiera produttiva. Il packaging, in particolare, è diventato emblema di questa attenzione ma non può essere il solo elemento da mettere in campo per la riduzione dell’impatto ambientale. Per questo il Forum offrirà una panoramica esaustiva intorno ai molteplici aspetti di una produzione industriale auspicabilmente sempre più “green”, integrata da una vetrina di best practices internazionali.
Al centro di Packaging Speaks Green ci saranno gli esempi virtuosi delle aziende leader a livello globale: come Coca-Cola, Fater (JV: P&G, Angelini), Massimo Zanetti Beverages, Amazon, Coop chiamate a trattare il tema della attività sostenibili industriali per creare valore e condividerlo con tutti gli stakeholder. In particolare, Clay Dockery (Division Vice President, Corporate Brands di Massimo Zanetti Beverages); Roman Manthey (Global Supply Chain Engineering & Infrastructure Director Coca-Cola Bottling Investment Group); Joseph Rake (Senior Packaging Manager di Amazon); Chiara Faenza (Responsible for sustainability and values innovation di Coop); Enrico Dolce (Product Development & Sales Manager di Fater -JV: P&G, Angelini) e Bill Smith (Director of Brands di Top Friendly Markets). Mentre Tim Letts, Deputy Director Climate and Energy di WWF, presenterà il lavoro che il World Wildlife Found sta svolgendo insieme alle aziende per stabilire e raggiungere obiettivi legati alla sostenibilità, in particolare in merito allo sviluppo di modelli di business a basse emissioni che vadano di pari passo con la crescita economica dei brand. Packaging Speaks Green vuole infatti focalizzare l’attenzione anche sulla necessità di implementare la diffusione delle soluzioni green, presentando le tendenze di consumo e la normazione a livello globale grazie all’intervento di interlocutori scientifici e istituzionali internazionali. E in tema di green economy si preannuncia rilevante anche l’intervento di Rosa Rollee, Team Leader per la FAO della “Food Losses and waste technical team, nutrition and food systems division”.
Il Forum sarà anche occasione per la presentazione di molti dati inediti: il tema delle tendenze di consumo sarà illustrato da Silvia Zucconi (Market Intelligence Manager di Nomisma), attraverso l’indagine elaborata dall’Osservatorio Packaging del Largo Consumo sulla sostenibilità nelle scelte di acquisto; dopo di lei interverranno Nicola De Carne (Retailer Client Business Partner di Nielsen); Paolo Spranzi (Associate Partner di McKinsey).
In tema di legislazione e società sarà affidato a rappresentanti istituzionali europei, indiani, americani e australiani l’approfondimento del quadro normativo e di consumo di ogni singola area territoriale. Fra i relatori Roberto Ferrigno (Founder and Director Lunina Consult); Nerida Kelton (Executive Director dell’AIP, l’Australian Institute of Packaging) e Sanjay Kr. Chattopadhyay (Director di IIP l’Indian Institute of Packaging). Ad arricchire il dibattito anche Sudhir Mishra (Founder & Managing Partner, Trust Legal Advocates & Consultants), tra i maggiori esperti di sostenibilità per l’area asiatica. A chiudere il quadro delle istituzioni sarà Johannes Bergmair, Secretary General alla WPO -World Packaging Organisation.
Il futuro del packaging sostenibile è ora: su questo concetto si baserà l’ultimo approfondimento del Forum che si concentrerà sui materiali e sulle tecnologie green. Paola Fabbri, Associate Professor Department of Civil, Chemical, Environmental, and Materials Engineering dell’Università di Bologna e a seguire Alessandro Manzardo, Co-founder di SPINLIFE dell’Università di Padova introdurranno la sezione partendo dai “falsi miti” per poi dare spazio ad un panel che coinvolge Marco Versari, Head of Institutional Relations di Novamont; Carlos Trubacz, Strategic Marketing Manager di Amcor; Håkan Pettersson, Business Segment Director di BillerudKorsnäs; Mariagiovanna Vetere, Global Public Affairs Director di NatureWorks e Braskem Netherlands BV. Di end of line parleranno invece Laure Cucuron, General Manager European office di TerraCycle, Carlo Andriolo, CEO di Aliplast e Gianluca Valentini, General manager Herambiente.
«La sostenibilità è un obiettivo che viaggia su filiera lunga, dalla produzione agroalimentare alle nostre case – spiega il presidente di Fondazione FICO, l’agroeconomista Andrea Segrè – Alla luce dei dati Nomisma il 98% dei cittadini sa che i piccoli gesti quotidiani di ciascuno possono incidere sulla salute del pianeta e 1 italiano su 2 si dichiara sensibile all’impatto ambientale del pack. Per la realizzazione di un’economia circolare reale, tuttavia, ogni passaggio va coerentemente monitorato: dalle politiche e dalle azioni per la produzione agroalimentare sostenibile alla sensibilizzazione dei cittadini, in modo che le loro scelte alimentari aiutino a ridurre l’impatto ambientale di filiera e a prevenire gli sprechi. D’altra parte il Rapporto Waste Watcher 2020 ci conferma che cibo e salute sono il binomio strettamente “attenzionato” dagli italiani: il 66% degli italiani oggi individua una connessione precisa fra spreco alimentare, salute dell’ambiente e dell’uomo, e al momento di acquistare il cibo l’attenzione all’impatto sulla salute incide in maniera determinante per 1 italiano su 3, il 36%».
«All’Italia serve un piano “Industria Green”, sulla falsa riga di quanto realizzato per “Industry 4.0”, e la filiera del packaging Made in Italy, in quanto leader mondiale e antesignana nello sviluppo di soluzioni sostenibili, ha tutte le caratteristiche per ambire a essere il motore e la guida di una trasformazione verde di materiali e tecnologie di confezionamento su scala internazionale» sostiene Enrico Aureli, Presidente di Ucima.
«Come Fondazione FICO siamo felici di contribuire alla realizzazione di questo importante evento in collaborazione con UCIMA – dichiara il Segretario Generale Alessandro Bonfiglioli – Tutta la nostra attività è indirizzata alla diffusione e divulgazione di buone pratiche sul tema della sostenibilità, oltre che all’alimentazione, e riteniamo che il packaging sia oggi una delle frontiere di maggiore impatto ambientale e che meriti quindi la massima attenzione in primis da parte degli operatori di filiera a cui si rivolge il Forum Internazionale che annunciamo oggi».