Osservatorio quadrimestrale della filiera dell’imballaggio: situazione aggiornata a maggio 2024. Quadro economico generale e analisi dell’attività manifatturiera e conseguente evoluzione del settore imballaggi.
Barbara Iascone
Istituto Italiano Imballaggio
I dati dell’industria manifatturiera
In questa sede si sintetizza l’andamento dei comparti dell’industria manifatturiera dove più intenso è il consumo di imballaggi, suddivisi nelle macroaree food e non food. I quadri evolutivi dei settori manifatturieri sono tratti dalle analisi settoriali elaborate da associazioni di categoria, ISTAT, banca dati dell’Istituto Italiano Imballaggio, Prometeia. Analizzando la segmentazione del manifatturiero, e soffermandoci sui settori più legati all’industria del packaging, per il 2024 emerge quanto segue. Il settore degli alimenti e bevande dovrebbe registrare un’inversione di tendenza rispetto al 2023, con una crescita intorno al +1%.
Il settore Cosmetico, in base a quanto emerge dalle elaborazioni del centro studi di Cosmetica Italia, nel 2024 dovrebbe registrare una crescita del 9,8%, superando i valori precedenti alla crisi in periodo covid.
Anche il settore farmaceutico dovrebbe confermare il trend positivo già registrato nel 2023, chiudendo il 2024 con un +2%.
Il largo consumo chiuderà in crescita di circa il +1,8%, a seguire il “sistema moda” con un + 0,8% e il settore mobili che dovrebbe registrare una sostanziale stabilità (+0,2%). Unico settore in calo l’edilizia, che dovrebbe registrare una contrazione intorno al -1,8%.
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var. % |
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var. % |
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var. % |
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2020 |
2021 |
21/20 |
2022 |
22/21 |
Prec. 2023 |
23/22 |
Fatturato in Mln. di euro (stima) |
33.256 |
35.216 |
5,90% |
40.652 |
15,40% |
40.710 |
-1,20% |
Addetti numero (stima) |
- |
- |
- |
109.491 |
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Aziende numero (stima) |
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7.257 |
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Produzione (t/000) |
17.002 |
18.194 |
7,00% |
18.089 |
-0,60% |
17.500 |
-3,30% |
Esportazione (t/000) |
2.846 |
3.029 |
6,40% |
2.961 |
-2,20% |
2.627 |
-11,30% |
Importazione (t/000) |
2.091 |
2.419 |
15,70% |
2.694 |
11,40% |
2.651 |
-1,60% |
Utilizzo apparente (t/000) |
16.247 |
17.583 |
8,20% |
17.822 |
1,40% |
17.524 |
-1,70% |
Il settore degli imballaggi: un preconsuntivo
Al momento della stesura di questa analisi, i dati riferiti all’anno 2023 sono ancora in fase di elaborazione; pertanto possiamo fornire solo dei risultati di preconsuntivi.
La produzione dovrebbe registrare un calo del 3,5%, perfettamente in linea con l’andamento del manifatturiero (-2,3% nel 2023). In calo anche il fatturato, anche se in misura ridotta rispetto alla produzione, -1,5% sul 2022.
Da evidenziare l’andamento del commercio estero che vede il sorpasso delle importazioni sulle esportazioni, portando il saldo commerciale, per la prima volta, un segno negativo: sono circa 24.000 le tonnellate in più per le importazioni rispetto alle esportazioni.
Sia l’import che l’export registrano un trend negativo, ma le prime in maniera decisamente più contenuta, -1,6% contro il -11,3% delle esportazioni.
Utilizzo di imballaggi nel 2023
Nel 2023 in Italia sono stati utilizzate, quindi riempite, circa 12.700.000 tonnellate di imballaggi. Di queste, il 52% si riferisce a imballaggi primari e il 42% a quelli da trasporto e protezione; il restante 6% è rappresentato dagli imballaggi secondari e chiusure. Il 77% è destinato al settore alimentare, compreso le bevande, e il 23% al non alimentare. Analizzando sempre le tonnellate di imballaggi utilizzati, il 36,9% circa è rappresentato dagli imballaggi di vetro (va considerato però che, essendo tra i materiali più pesanti, risulta per questo motivo un po’ sovrastimato). Il 26,2% è rappresentato dagli imballaggi di carta e cartone, mentre con il 18,3% seguono gli imballaggi di plastica (compresi i poliaccoppiati flessibili). Per entrambi, in questo caso, abbiamo una sottostima dello share di mercato, in quanto sono fra i più leggeri e ampiamenti presenti nel confezionamento di una vasta gamma di prodotti.
Abbiamo infine, con il 13,7%, gli imballaggi di legno, legati quasi esclusivamente al mondo del trasporto, seguiti dagli imballaggi in acciaio al 4,3% e dagli imballaggi in alluminio allo 0,5%.