Le strategie legate all’economia circolare possono ridurre i rischi degli investimenti e generare rendimenti risk-adjusted superiori.
Negli ultimi due anni, in ambito globale, gli strumenti di debito e capitale connessi all’economia circolare hanno registrato una diffusione significativa, sia in termini di volumi emessi che scambiati: si va dai programmi di sostegno pubblico alle obbligazioni societarie e sovrane, dai titoli quotati nei mercati regolamentati al private equity, dal credito bancario ai prodotti assicurativi, dai servizi d’investimento ai progetti di finanza strutturata. Per esempio, gli attivi gestiti (AUM) tramite fondi azionari focalizzati sull'economia circolare sono cresciuti da 0,3 miliardi di dollari nel dicembre 2019 a oltre 7,3 nel maggio 2021.
Il white paper “The circular economy as a de-risking strategy and driver of superior risk-adjusted returns”, realizzato da Università Bocconi, Ellen MacArthur Foundation e Intesa Sanpaolo, conferma che le strategie di economia circolare possono ridurre il rischio di investimento disaccoppiando la crescita economica dal consumo di risorse, diversificando i modelli di business e consentendo alle aziende di anticipare meglio una regolamentazione più severa e cambiare le preferenze dei clienti.
Lo studio è articolato in tre sezioni:
- la prima dedicata al fatto che l’economia circolare è fondamentale per contrastare il cambiamento climatico e raggiungere obiettivi legati ad altre sfide globali, offrendo al tempo stesso nuove e migliori opportunità di crescita
- la seconda sostiene l'idea che le aziende che adottano modelli di business circolari possano ridurre il proprio profilo di rischio
- la terza analizza la strategia di Intesa Sanpaolo per coglier le opportunità offerte dall’economia circolare.
L’analisi offre nuove evidenze relative alla relazione, per un’impresa, tra la “circolarità” e i fondamentali di rischio e rendimento, suggerendo come la transizione in atto offra un potenziale significativo per fronteggiare i rischi insiti nell’attuale modello lineare, rafforzando le motivazioni a favore delle società concretamente impegnate nella transizione.
L'economia circolare può quindi essere utilizzata come strategia per ridurre i rischi. L’analisi di 222 aziende europee appartenenti a 14 settori diversi ha evidenziato che più alto è il livello di circolarità di un’impresa, minore è il rischio di insolvenza sul debito lungo un orizzonte temporale breve (1 anno) o medio-lungo (5 anni).