Di cosa è fatto il packaging: i nuovi materiali innovativi sempre più green

Tra le sfide più significative del mercato del packaging, industria impegnata da anni nella ricerca di soluzioni sostenibili, spicca lo studio sui materiali. Al packaging design innovativo, che riduca il materiale e gli ingombri abbattendo le emissioni di CO2 e la produzione di rifiuti, si associa infatti la ricerca di materiali sempre più green ma capaci di garantire lo stesso potenziale di protezione in qualunque mercato siano inseriti.

Consumatori sempre più attenti al green
Un equilibrio difficile da definire, tra esigenze di conservazione del prodotto, crisi climatica e pressioni dell’opinione pubblica sempre più attenta ai temi legati alla sostenibilità. Lo ha ricordato recentemente l’Osservatorio packaging del largo consumo di Nomisma in un’analisi dove ha evidenziato come i consumatori italiani siano attenti alla sostenibilità con oltre il 62% del campione che si dice pronto a tenerla al centro delle proprie scelte d’acquisto. Il 35% del campione ritiene infatti che emergenza climatica e ambiente siano motivo di preoccupazione, mentre il 29% pensa che le azioni quotidiane svolgano un ruolo centrale per la tutela dell’ambiente. Il 41% infine ha incrementato i contenuti di sostenibilità all’interno delle proprie scelte. Anche l’attenzione dei consumatori verso l’imballaggio cresce, ritenuto un tema prioritario dal 45% del campione che cerca in una confezione la riciclabilità, importante per il 43%, la compostabilità o biodegradabilità al centro dell’attenzione del 35% e la componente plastic free prioritaria per il 29% del campione rilevato da Nomisma.

I nuovi materiali, sostenibili, riciclabili e smart
I percorsi di ricerca guardano a tutti i materiali per il packaging, individuando le migliori soluzioni per sfruttarne al massimo le proprietà che garantiscono la sicurezza del cibo, la stabilità della molecola di un farmaco e quindi la sua efficacia o la protezione al prodotto nelle fasi di trasporto.

Guardando al mondo della plastica, ad esempio, l’industria studia materiali sempre più sottili e leggeri, biodegradabili, riciclati e riciclabili o provenienti dalla produzione agricola finalizzata ai biomateriali.

Quanto alla carta, i percorsi di ricerca puntano a risolvere i problemi connessi alle caratteristiche proprie di un materiale idrofilo puntando a garantire proprietà di barriera sempre maggiori. Tra le più recenti evoluzioni tecniche in tal senso spiccano i coating, particolari verniciature a base minerale o dispersione polimerica che garantiscono le proprietà di barriera entrando a far parte dell’ampia categoria degli imballaggi compositi a base carta, ritenuti in certe applicazioni una possibile alternativa alla plastica.

Novità sempre più al centro della scena, i nanomateriali stanno entrando tra i cosiddetti game changer del packaging per le caratteristiche di proprietà e funzionalità che la manipolazione molecolare permette, garantendo ad esempio maggiore sostenibilità, migliori proprietà di barriera e antimicrobiche, e l’interazione con soluzioni smart. Il packaging potrà quindi comunicare in tempo reale le condizioni di conservazione di un prodotto ed eventuali alterazioni, raggiungere elevati gradi di biodegradabilità grazie ai nanocompositi, integrare agenti antimicrobici per rafforzare ulteriormente la sicurezza alimentare, estendere la shelf life.

Di innovazione nei materiali per il packaging si parlerà a Ipack Ima, in programma a FieraMilano Rho dal 27 al 30 maggio 2025. Per scoprire di più sul packaging e la sostenibilità con interviste, aggiornamenti e novità da Ipack-Ima c’è la newsletter: https://www.ipackima.com/it/utility/form-iscriviti-newsletter.html