Nei territori in cui il Gruppo Iren, realtà italiana attiva nei settori dell’energia elettrica, del gas, e dei servizi ambientali, gestisce il ciclo integrato dei rifiuti crescono l’impegno e i risultati di Nespresso nell’ambito del progetto di economia circolare per il recupero e il riciclo delle capsule di caffè in alluminio, grazie alla collaborazione con CiAl (Consorzio Nazionale Imballaggi Alluminio). Di fatto Nespresso, con CiAl, Utilitalia (Federazione che riunisce le aziende operanti nei servizi pubblici dell'acqua, ambiente, energia elettrica e gas) e CIC (Consorzio Italiano Compostatori) ha creato il programma “Da Chicco a Chicco” che consente di recuperare e destinare a una seconda vita le capsule usate, riciclando i due materiali di cui sono composte: l'alluminio e il caffè residuo. L'alluminio viene avviato al processo di riciclo, mentre il caffè viene trasformato in compost e utilizzato per la coltivazione in una risaia in provincia di Novara. Il riso prodotto, poi, viene riacquistato da Nespresso e successivamente donato a Banco Alimentare in Lombardia e Lazio.
Grazie a questa iniziativa, nel primo semestre del 2021, sono stati recuperati quasi 94 tonnellate di capsule in alluminio nelle aree in cui il Gruppo opera, segnando ovunque una crescita rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Un risultato che si somma ai risultati positivi conseguiti in tutta Italia e che hanno permesso di raggiungere, nel primo semestre 2021, il traguardo di 800 tonnellate di capsule in alluminio recuperate da Nespresso. Si tratta del 29% in più - equivalente a oltre 177 tonnellate di capsule esauste - rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, in aumento rispetto al primo semestre 2019, quando le tonnellate di capsule raccolte sono state 715.
In particolare, il Gruppo Iren si occupa della raccolta delle capsule presso i punti vendita di Nespresso, mentre CiAL provvede ad avviare le capsule recuperate al processo di riciclo.