di Giampiero Zazzaro
I passi da compiere verso la transizione ecologica non sono sempre facili, specie se si tratta di una realtà delle dimensioni di Amazon.
A tale proposito, dal report di sostenibilità 2021 del colosso statunitense, pubblicato recentemente, è emerso che l'attenzione della multinazionale è rivolta alla creazione di imballi più verdi, supportati da soluzioni di trasporto sempre meno inquinanti.
In particolare, in Europa nel 2021 sono stati consegnati più di 100 milioni di pacchi a basso impatto ambientale con oltre 3 mila furgoni elettrici e veicoli a zero emissioni. A questi si aggiungono più di 500 mila altri pacchi recapitati con veicoli elettrici ai clienti in Nord America.
Nello specifico, Amazon ha ideato un proprio programma denominato Frustration-Free Packaging (FFP), nato per offrire imballaggi più sostenibili, facili da aprire, completamente riciclabili e in grado di essere spediti senza ulteriori protezioni.
Alla fine del 2021, sono stati più di 2 milioni i prodotti idonei per il programma FFP, che hanno permesso di ridurre di oltre 30 mila tonnellate l'uso di plastica in tutto il Nord America. Inoltre, in Europa i sacchetti di plastica monouso sono stati sostituiti con sacchetti di carta riciclabili e buste di cartone per gli ordini spediti dai centri di distribuzione, mentre in diversi paesi, tra cui l’Italia, tutti i cuscini d’aria in plastica monouso utili per proteggere la merce durante la spedizione sono stati sostituiti con carta riciclata e riciclabile al 100%, nota come pagliolo, progettata per impedire il movimento all'interno delle scatole e mantenere gli articoli al sicuro.
Olivier Pellegrini direttore della divisione Customer Delivery Experience di Amazon ha affermato:
È importante sia per i clienti sia per noi che l’imballaggio sia facile da riciclare. Abbandonare l'uso dei cuscini d'aria in plastica è solo un altro passo verso imballaggi che possano essere facilmente inclusi nelle abitudini di riciclo domestico dei nostri clienti.
Già a partire dal 2015, Amazon ha ridotto il peso degli imballaggi in uscita del 36% per ogni spedizione, adeguando le dimensioni degli imballaggi ai prodotti, in modo da utilizzare meno materiale e aumentare la quantità di quello riciclato per la realizzazione dell'imballo.