Immagine di upklyak su Freepik
Il 30 novembre, la Commissione europea ha pubblicato la tanto attesa proposta di regolamento sugli imballaggi e i relativi rifiuti, in base alla quale, sul mercato unico, saranno vietati gli imballaggi di plastica monouso, quelli compositi monouso o altri imballaggi monouso per ortofrutticoli freschi di peso inferiore a 1,5 kg,
A seguito della pubblicazione, Freshfel Europe, associazione che riunisce le aziende della filiera ortofrutticola europea, ha manifestato il proprio disappunto chiedendo ai responsabili decisionali di adottare norme UE meno discriminatorie per il packaging di frutta e verdura fresca. Infatti, l'associazione non condivide i divieti inseriti nella proposta che non sono supportati da opportune analisi sulla loro impronta ambientale.
Philippe Binard, delegato generale di Freshfel Europe, ha commentato:
Il settore della frutta e della verdura fresca si impegna a migliorare la sostenibilità della categoria per aiutare a raggiungere l'obiettivo di neutralità climatica dell'UE entro il 2050. Lo abbiamo dimostrato attraverso il nostro lungo utilizzo dei sistemi di pallet pool riutilizzabili e i recenti investimenti, come quelli nelle etichette compostabili domestiche. Tuttavia, la regolamentazione dell'UE sugli imballaggi deve essere proporzionata e comportare effettivi benefici ambientali. Le norme UE sugli imballaggi devono riflettere le esigenze del settore, cioè utilizzare imballaggi funzionali e più vantaggiosi per l'ambiente per fornire prodotti sicuri e di alta qualità ai consumatori dell'UE per un’alimentazione sana e sostenibile, senza conseguenze indesiderate come lo spreco alimentare.
Nicola Pisano, direttore della divisione sostenibilità di Freshfel Europe, ha sottolineato:
Nel processo di regolamentazione, i responsabili politici devono esaminare i requisiti dell’imballaggio attraverso l'analisi del ciclo di vita del prodotto per ottenere soluzioni veramente sostenibili e circolari. Cerchiamo un alto livello di armonizzazione della proposta, compresi i dettagli tecnici, per evitare ulteriori complessità operative che ostacolino gli obiettivi di sostenibilità.